Sconcerto e amarezza sono state le reazioni di padre Carlo De Angelis, responsabile della parrocchia di San Francesco Caracciolo al cui territorio appartiene la cappella di S. Maria degli Angeli al Cavone, dove i carabinieri hanno scoperto armi nascoste in una intercapedine sotterranea alle spalle dell’altare. Ascoltato dai militari, il religioso ha spiegato di aver affidato lui stesso le chiavi della cappella all’uomo arrestato, Francesco Comune di 36 anni, che avrebbe avuto il compito di pulire i locali ed effettuare piccoli lavori di manutenzione. Le indagini dovranno ora accertare se Comune a sua volta abbia consentito ad altri l’accesso alla chiesa. Padre De Angelis ha sottolineato di non aver avuto in precedenza motivi per dubitare della correttezza di Comune. La cappella si trova in una zona isolata, distante dalla parrocchia e per questo motivo padre De Angelis aveva affidato le chiavi all’uomo, residente nella comunità di recupero attigua alla chiesetta. Sulla vicenda per ora nessun commento da parte della Curia arcivescovile di Napoli.
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