Erano la Campania e la Calabria le principali fonti di approvvigionamento di droga per i presunti spacciatori arrestati nelle operazione della polizia chiamate ‘Paglia e fieno’ e ‘Forfour’che hanno portato a venti arresti e due provvedimenti di obbligo di firma. “La droga – ha spiegato il procuratore aggiunto Teresa Principato – era destinata al mercato palermitano e gestita da personaggi direttamente collegati a Cosa nostra come Giovan Battista Marino, che si occupava di fare gli ‘ordini’ ma anche di seguire lo smercio sulla piazza”. Il canale principale per l’approvvigionamento era a Castellammare di Stabia dove operava Attilio Cesarano, già indagato nell’operazione Monterrey. Lo spaccio coinvolgeva anche le zone di Brancaccio, Cruillas e Uditore. In quest’ultima era attivo Guido Spina assieme a Vincenzo Cosenza, titolare del panificio ‘Dolce e salato’ in via Casalini.
Tags NULL
Riprova
Astapiana, primo parco bioenergetico del Sud Italia: il potere della green therapy
Vico Equense. “Da alcuni decenni molte ricerche che integrano biologia, medicina e fisica hanno dimostrato …