Sono di Elisabetta Grande e della figlia Maria, i corpi trovati in una villetta di proprietà del marito, Domenico Belmonte, di Castel Volturno,in provincia di Caserta. Le due donne scomparvero nel 2004. Da quanto si è appreso, i corpi erano all’interno di un sotterraneo dell’abitazione. L’uomo, che lavorava come direttore sanitario del carcere di Poggioreale, non ne aveva mai denunciato la scomparsa.
Il fratello di Elisabetta. A lanciare l’allarme fu, Lorenzo, il fratello della donna. In una lettera che il marito fece recapitare a Lorenzo scrisse: “Caro Lorenzo non ho più rapporti con mia moglie e mia figlia da molto tempo”.
Nessuna segno di violenza. Sui resti trovati dalla Polizia nella villetta di via Palizzi, non sono stati riscontrati segni di violenza. Le spoglie sono state trasferite all'Istituto di medicina legale di Caserta per ulteriori accertamenti.
Intercapedine per evitare odore cadavere. I corpi erano adagiati sotto il pavimento, in un’intercapedine che era stata realizzata tra il garage e il pavimento al fine di scongiurare problemi di umidità in modo tale da non far sentire l’odore dei corpi. La presenza dei resti è stata rilevata grazie da un’apparecchiatura in dotazione alla Polizia scientifica di Napoli. Dalla villetta gli agenti hanno anche portato via alcuni documenti che gli inquirenti ritengono di estremo interesse investigativo. Secondo indiscrezioni, sulle spoglie sarebbero stati trovati due documenti di identità. Sul tavolo nel patio antistante la villetta c’era un libro di psichiatria aperto in corrispondenza della sezione relativa ai temi della depressione.