Sono in corso a Palermo,le proteste dei lavoratori Gesip e degli studenti contro i tagli del Governo.
Operai Gesip. Sono scesi di nuovo in piazza i lavoratori della Gesip, la società di servizi del Comune di Palermo in liquidazione. I dipendenti si sono uniti al corteo degli studenti che protestano contro i tagli alla scuola pubblica e stanno sfilando per le vie del centro. Il traffico nella zona è andato in tilt e sono decine gli agenti in tenuta antisommossa che presidiano la zona per e irate disordini. I lavoratori della Gesip, da settembre senza lavoro e senza stipendio, hanno portato in piazza una cassa da morto urlando slogan contro il sindaco Leoluca Orlando e i governi nazionale e regionale che “li vogliono morti”. Gli operai chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale e sulla concessione della cassa integrazione.
Studenti, cariche della polizia e 3 agente ferito. Migliaia sono i ragazzi che stanno sfilando per le vie del centro di Palermo. I ragazzi, dopo essere partiti da piazza Verdi intorno alle 9.30, si sono diretti verso la Biblioteca centrale della Regione, dove è intervenuto il presidente del Senato Renato Schifani per un incontro con il presidente della Regione Rosario Crocetta. Si stanno verificando momenti di tensione nella manifestazione: la polizia ha caricato a Palermo gruppi di giovani dei centri sociali, prima davanti alla sede della presidenza della Regione siciliana e poi all'altezza della cattedrale, rispondendo al lancio di pietre, bottiglie di vetro e petardi. Gli agenti, in assetto antisommossa, hanno lanciato alcuni lacrimogeni cercando di disperdere i manifestanti, che sono ugualmente riusciti a raggiungere Palazzo d'Orleans, sede del governo regionale e dirigendosi successivamente verso la cittadella universitaria di viale delle Scienze. Durante i tafferugli tre poliziotti sono rimasti feriti. Uno degli agenti ha un grosso taglio alla mano colpita da una grossa pietra lanciata dagli studenti. La polizia ha sequestrato spranghe e altro materiale rinvenuto ad alcuni dei manifestanti. L'intera zona è blindata con decine di uomini delle forze dell’ordine in assetto antisommossa. In via Maqueda gli studenti si sono seduti per terra cantando l’inno di Mameli. I ragazzi hanno sventolato le bandiere dell’Italia gridando ‘occupiamo la città’. Ad aprire il corteo c’è uno striscione con su scritto “Ma quali ‘Crocette’, ma quali ‘Crocchè’ noi il futuro ce lo prendiamo ‘a Spinta’”. “Lo striscione, provocatorio – spiegano gli organizzatori – vuole sottolineare la continuità di gestione dell’Mpa di Lombardo e la ‘rivoluzione’ di Crocetta e Miccichè”. In testa al corteo gli studenti hanno portato anche vassoi di cannoli e crocchè che ironicamente puntualizzano la similarità del modus operandi della casta locale da Cuffaro, fatta di clientelismo, privilegi e accaparramento dei fondi pubblici. Presenti cartelli anche contro il ministro per l’Istruzione Francesco Profumo e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. “La protesta degli studenti – continuano gli organizzatori – è rivolta contro le politiche austerity fatte di tagli sulla scuola che vedono le scuole sempre più fatiscenti, professori sottopagati ma oberati di lavoro, scuole dequalificate e dequalificanti, a discapito di un sapere liberato dalle logiche di profitto e di mercificazione”.