Il direttore responsabile Andrea Viscardi

Lo scomodo inquilino di via XX Settembre

di Andrea Viscardi

E’ normale, nel bel mezzo di una crisi economica da cui il nostro Paese è completamente travolto, andare avanti con la guerra tra il Premier ed il Ministro dell’economia?La risposta è scontata. No! Ma per fortuna che il nostro Paese non è normale ed allora assistiamo ad un duello furibondo con reciproche accuse circa la responsabilità dell’attuale crisi del sistema Italia. Andranno avanti senza esclusione di colpi e senza alcuna prospettiva di divorzio immediata. E’ evidente che un esecutivo che non è in grado di sfiduciare il Ministro Romano su cui si addensano gravi nubi giudiziarie non può pensare, nell’immediato, di sostituire il ministro dell’economia che per giunta gode al livello internazionale di un prestigio notevole e che fino ad oggi è stato una sorta di ancora di salvezza per il governo ed il Paese. Il risultato è un governo sempre più diviso ed evanescente nella sua azione politica, la cui unica risorsa, apparentemente, certa è costituita da una traballante maggioranza parlamentare che per paura di andare a casa nei momenti più drammatici serra le fila. In questo quadro le spinte che prevarranno verranno dall’estero: oggi più che mai l’Italia è in balia dei mercati esteri e dalla risposta che altri stati intendono dare alla crisi. Molto dipenderà dal tentativo di rallentare la drammaticità della crisi. Infatti assistiamo al fenomeno delle borse che ad ogni calo cercano di far seguire un rialzo, cercando, cosi, di arginare la speculazione che tenda di provocare l’affondo finale. Ma fino a quando potrà durare quest’altalena?Fino a metà ottobre forse tireremo un sospiro di sollievo grazie anche all’avvicinarsi al trimestrale societario di Wall Street, che permetterà alle nostre banche di mettere ordine nei loro caotici e mal messi conti. A questo punto il Governo ne approfitterà per cercare di nascondere il dramma della crisi e come il direttorio di Palazzo Chigi ha annunciato cercherà di arginare lo Strapotere di Tremonti. Ma se dopo il quindici del mese prossimo la cri dovesse ulteriormente acuirsi con il default della Grecia che a questo punto sembra l’unica strada praticabile per la salvezza del paese, l’attacco della speculazione internazionale punterà le sue armi direttamente sul nostro Paese con conseguenze imprevedibili ‘la politica sarebbe travolta il governo spazzato via e il nostro super ministro riuscirà a crearsi una sua leadership o seguirà la sorte del capo che per vent’anni ha seguito?

 

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