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Il ruolo di un sindaco dovrebbe esser quello di rappresentare il proprio paese e i cittadini, lottando insieme alle forze dell’ordine su ogni tipo di violenza e di illegalità ma purtroppo Mario Fortini, sindaco di Casteldelci, in provincia di Rimini, questo non l’ha fatto anzi è stato proprio lui ad abusare di una bambina di neanche 5 anni. L’operazione che ha portato ad imporre i domiciliari al ‘primo cittadino’ è stata definita ‘Aurora’, nome di fantasia dato alla piccola vittima. L’accusa per l’uomo è di violenza sessuale aggravata, nei confronti di minore e detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini sono partite lo scorso agosto, ma le prime violenze risalgono al 2002, quando la vittima non aveva compiuto neanche 5 anni. L’aguzzino era solito frequentare l’abitazione di ‘Aurora’ anche se gli abusi avvenivano sempre a casa di Fortini. Durante le perquisizioni effettuate nell’appartamento dell’uomo, sono stati sequestrati cellulari, pc, penne usb, lettori cd e dvd nei quali è stato rinvenuto il materiale pedopornografico.
Lo sfogo su Facebook. Fortini lo scorso novembre comunicò il suo pensiero sul social- network più popolare al momento: Facebook, dichiarando “Oggi è una di quelle giornate che la ragione manderebbe tutti al diavolo… se non fosse per la serenità dell’animo che ci guida e controlla le emozioni, sarebbe proprio il caso di urlare e manifestare tutta la rabbia che abbiamo in corpo contro tutta la cattiveria che il mondo dei malvagi ci rovescia addosso”. Il sindacò inoltre dichiarò anche la sua innocenza sostenendo “Se questa deve essere una croce la porteremo con serenità fino in fondo, ma auguro a chi me l’ha tirata la stessa situazione…. per provare cosa vuol dire sopportare accuse e malversazioni ignobili e false”. “Non sono un tipo che molla – concluse – soprattutto quando mi sento perfettamente a posto con la mia coscienza, ma chi mi conosce sa anche che sono determinato a non farmi calpestare”.
