Rock Economy: Adriano torna dopo 18 anni. Tanta musica e critica sociale

Un ‘Arena di Verona piena di fan, che in piedi e con un lungo applauso hanno accolto il ritorno del “Molleggiato” in concerto, dopo ben 18 anni, ripreso dalle telecamere di Canale 5. Ed Adriano non li ha delusi. Look casual, con berretto di lana e giacca grigia, ha incantato i presenti con musica e la classica “critica sociale”.

Dopo quasi  un’ora di spettacolo arriva infatti  l’atteso monologo:  “Non si sente più parlare di crescita”, esordisce Celentano. “Tutti la invocano ma nessuno riesce a spiegarci in che modo realizzarla. La crescita è subordinata a una drastica inversione di marcia dell’uomo, senza la quale è impossibile venirne fuori. Naturalmente questa è solo una mia idea. Posso anche sbagliare. Penso che…”, si ferma un attimo per bere un po’ d’acqua, “C’é un’interruzione che bisogna fare, per forza di cose”. Si dirige al bancone,  scambia alcune parole con il ‘barman’ che sta guardando un pc portatile,  e il pubblico in delirio lo invoca. Non mancano accenni di polemica, espressi da striscioni del tipo: ‘meglio se canti’. Ed il Molleggiato segue il consiglio ed intona  ‘Cammino’.

Ed è poi il momento di Jean Paul Fitoussi, l’economista invitato da Celentano  a un dibattito con i giornalisti del Corriere della Sera Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo a RockEconomy .“La disuguaglianza è divenuta così grande che è incompatibile con la democrazia, in Europa non siamo più in un regime democratico”, dice Fitoussi, tra le critiche del pubblico che chiede musica.  

Ed eccoli accontentati. L’amico di sempre, Gianni Morandi, accompagna il Molleggiato per quasi metà del concerto, esortandolo a continuare con la sua arma vincente,  la musica.

Si parte con ‘Svalutation’, ‘Si e’ spento il solé, ‘La cumbia di chi cambia’ (di Jovanotti) e ‘L’emozione non ha voce’, che dedica a Gianni Bella (“mio grande amico che con Mogol, altro grande amico, ha scritto tanti successi”), Adriano Celentano canta ‘Io sono un uomo libero’, di Ivano Fossati, che è in platea insieme ad altri artisti come Eros Ramazzotti e Paolo Bonolis.

E poi introduce  Pregherò, versione italiana di Stand by, incisa nel ’62 : “Un giorno – racconta Adriano – Ivano Fossati mi ha chiesto posso fare un pezzo per te? Dico sì, e lui l’ha fatto. Ma questo brano è più difficile degli altri, infatti mi siedo qui a farlo”.

“Con un piede devo segnare il levare del tempo – spiega sorridendo, quasi a scusarsi – , con l’altro il battere e con il ginocchio devo ricordare le parole”.  Immancabile e toccante ‘Preghero’,.

Ma prima di cantarla guarda tra il publbico ed esclama: “c’é un ragazzo qui che si chiama Paolo Bonolis, se non canti questa canzone ti tiro dietro qualcosa…”.

E stasera su Canale 5 va in onda la seconda puntata di Rock Economy. E quando c’è Celentano di mezzo, gli effetti speciali sono garantiti…

 

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