“Per zona euro ripresa graduale. Pesa lo stallo della crescita”

Crisi economica alimentata dallo stallo della crescita. Secondo il presidente della Bce Mario Draghi, che ha tenuto un’audizione a Bruxelles, prima del vertice tra i leader europei, infatti, l’ euro “vedrà una ripresa graduale”, anche in relazione ai dati del secondo trimestre 2012, che segnalano un vero e proprio rallentamento della crescita. “E’ cruciale perseverare in riforme coraggiose e necessarie”, ha aggiunto.

Il leader della Bce ha poi elogiato l’Italia, che sarebbe sulla strada giusta per uscire dalla crisi: “ Le riforme dell’Italia per aumentare la competitività, ridurre il peso dell’amministrazione e aumentare la flessibilità del mercato del lavoro sono stati passi importanti”.

I risultati del Consiglio Ue “sono un passo avanti”, osserva. Ma il vertice “è un processo che ha una propria credibilità se gli attori, al più alto livello nazionale, non ne contraddicono le conclusioni”.

E’ il momento di ”riorientare il consolidamento verso un aumento dei tagli della spesa e la riduzione della pressione fiscale”, evidenzia.

“Molti governi dell’Eurozona hanno avviato sforzi di riforma – continua -: se si fa un paragone con novembre scorso il mondo è diverso, si sono fatti molti progressi sia sul consolidamento dei conti sia sulle riforme”.

La spending review ad esempio, “consentirà all’Italia di raggiungere gli obiettivi fiscali”, evidenzia il presidente della Bce, parlando delle “importanti” riforme per la concorrenza, la riduzione degli oneri amministrativi e il lavoro.

”In ampia misura la situazione attuale della zona euro non è stata provocata da tassi di interessi troppo elevati ma dalla mancanza di liquidità e dalle politiche di credito”, afferma Draghi, sottolineando che ”la frammentazione della zona euro ha acuito la situazione”.

”L’Unione bancaria può essere creata e il primo passo è la vigilanza” come è stato deciso nel corso del vertice europeo di fine giugno, afferma. ”Tutte le parti in causa – sottolinea – stanno lavorando sodo per una proposta sulla vigilanza entro l’autunno”.

Le misure che dovranno essere prese sull’Unione bancaria ”devono prendere in considerazione sia l’euro che il mercato unico. Dobbiamo prendere delle decisioni mantenendo il mercato unico. Confido che la Commissione Europea terrà d’occhio entrambe le cose”.

“Non chiediamo maggiori poteri. E’ il Consiglio Ue che ha chiesto un nuovo meccanismo di vigilanza”, puntualizza poi il presidente della Bce. ”O ci saranno delle precise condizioni”che permettano ”di non intaccare la reputazione della banca centrale” o ”scordatevi nuovi poteri”.

”La Bce – annuncia infine – manterrà aperte le linee di liquidità a tutte le banche solvibili dell’area euro”. “La Bce – aggiunge – nel limite del suo mandato e senza aumentare i rischi per il bilancio farà quanto necessario per l’ottemperanza del suo mandato, cioè la stabilità dei prezzi in tutta la zona euro e il sottoprodotto che è la stabilità finanziaria”.

Europa unita, dunque, per salvare l’euro: questo il messaggio di Draghi. Le sue dichiarazioni infatti vanno viste infatti come validi consigli, per poter mettere finalmente un punto definitivo alla fase crisi.

Con queste premesse inizia tra pochi minuti, il vertice a Bruxelles. Draghi conclude così il suo monito, affidando nelle mani dei grandi d’Europa, le sorti economiche del Vecchio Contimente.

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