Crollo delle nuove pensioni nei primi sei mesi del 2012. Gli assegni liquidati dall’Inps – come riporta l’Ansa – sono stati 84.537 con un calo del 46,99% rispetto allo stesso periodo 2011(erano 159.485). Il dato è l’effetto della finestra mobile e dello scalino scattati nel 2011 mentre la riforma Fornero ha impatto dal 2013.
Per il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, il calo delle nuove pensioni dimostra che le riforme “hanno funzionato” e che il sistema previdenziale “é stato messo in sicurezza”. Dati questi, precisa il numero uno dell’istituto nazionale di previdenza sociale, che “rappresentano l’economia reale del Paese” e rappresentano “un segnale per l’Europa e per i mercati”.
Parallelamente aumenta l’età media per l’accesso alla pensione nel settore privato. Nei primi sei mesi del 2012 ci sono voluti 11 mesi in più rispetto al 2011: si è passati dai 60,4 ai 61,3 anni. E l’età media è superiore di due anni rispetto alla Francia (59,3 anni)e vicina a quella tedesca (61,7 anni).