Consumatori in rivolta contro i prezzi troppo alti dei carburanti, tanto da annunciare uno sciopero della spesa. La proposta, lanciata dal Codacons, prevede un’astensione dal fare benzina per tutti gli automobilisti il prossimo 19 settembre. Inoltre l’associazione dei consumatori il invita a boicottare tutte le pompe di benzina che chiedono per un litro di verde più di 1,8 euro.
“L’indicazione di lotta – afferma il Codacons – implica che si faccia il pieno di venerdì, sabato o domenica presso le marche che praticano la promozione e sconti e per il resto della settimana si boicottino le pompe troppo care che devono essere punite e non vendere nemmeno un litro di carburante”.
“Non resta che organizzarsi da soli” dice l’associazione sottolineando che “i consumatori sono fuori dell’agenda del governo Monti, che li usa solo come carne da macello per spremerli con balzelli di ogni tipo fino a scoppiare. Nessun intervento sulle bollette o sul blocco dalle tariffe pubbliche. Dopo aver tagliato i consumi alimentari, oggi gli italiani sono costretti a tagliare anche i consumi di acqua, gas e luce”.
“Niente liberalizzazione dei farmaci nei supermercati, niente eliminazione – sottolinea il Codacons – dei privilegi dei notai e delle professioni, niente concorrenza per l’RC Auto, abortita prima di nascere, e nessun intervento di controllo sui bilanci dei petrolieri e dei benzinai per verificare quanto hanno pagato realmente la benzina che ora vendono a 2 euro al litro”.
“Così la sanità. Anziché eliminare il regalo da 120 milioni di euro all’anno alle case farmaceutiche che producono e impongono vaccini inutili e pericolosi – dice il Codacons – il ministro della Salute, Renato Balduzzi, taglia i posti letto agli ospedali di paese”.