Fondo salva stati, ok Corte tedesca. Monti soddisfatto: “E’ un’ottima notizia”

L’Esm è stato approvato. La Corte tedesca ha infatti detto sì al Fondo salva Stati, pnendo però  la condizione che il contributo tedesco  sia limitato a 190 miliardi.

Il Parlamento europeo ha accolto con un forte applauso tale l’annuncio, comunicato dal Martin Schulz.

Forti di tale notizia, i mercati europei chiudono in netto rialzo. Piazza Affari guadagna la termine delle transazioni l’1,19% e anche lo spread cala, attestandosi in chiusura a 341 punti base.

Lo spread tra il Btp decennale e il Bund scende a 343 punti, dopo essere salito fino a 353, sulla scia dell’ok della Corte Costituzionale tedesca al fondo salva-Stati Esm. Il tasso sul titolo del Tesoro cala al 5,06%.

Monti: “E’ un’ottima notizia”. “E’ un ottima notizia”. Il premier Mario Monti plaude all’approvazione del Fondo Salva Stati e sottolinea che “i limiti posti nel dispositivo non sono un freno alla stabilizzazione dei mercati.”

 

Barroso: “Basta dubbi sull’Ue”. “Non ci devono essere più “dubbi sull’ integrità dell’Unione europea e sulla irreversibilità dell’euro”.Un Barroso raggiante ha così esordito  Barroso nel Discorso sullo Stato dell’Unione. Basta con i vertici “che prendono decisioni importanti, ma che poi vengono minati il giorno dopo dalle stesse persone che le hanno prese”.

Il futuro dell’Unione europea é l’Unione politica. “Entro dicembre presenteremo il libro blu” con i passi da fare per il futuro e con interventi che “possono prevedere modifiche dei trattati”.

I partiti politici europei possono presentare un candidato da eleggere direttamente alla presidenza della Commissione europea già nelle prossime elezioni europee del 2014 “e questo senza cambiare i trattati”.

L’Unione europea deve “muovere verso una federazione di stati-nazione”, per la cui creazione “servirà un nuovo trattato”, ha spiegato ancora Barroso.

L’equità, in un’ Europa in crisi di giustizia sociale, si ottiene sviluppando la lotta all’evasione fiscale “che può portare miliardi” e con la tassa sulla Tobin Tax che “potrà far pagare alle istituzioni finanziarie e non ai contribuenti” e verso la quale la Commissione europea andrà “con tutti gli stati membri che ci staranno”.

“Tutti devono rispettare l’indipendenza della Bce” che “non può e non intende finanziare i governi”. Barroso plaude alla decisione della Banca centrale europea di intervenire sui mercati secondari. Un’azione, ha affermato, dettata dal fatto che la Bce “ha il dovere di ripristinare l’integrità della politica monetaria” e “necessaria” quando “i canali monetari non funzionano propriamente”.

 

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