Il Fmi taglia il Pil dell’Italia: è allarme disoccupazione

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al ribasso le previsioni di crescita dell’economia italiana. E per il secondo anno consecutivo il Bel Paese sarà in recessione. Secondo gli economisti del Fmi l’Italia quest’anno subirà una contrazione del 2,3% e dello 0,7% nel 2013. Dati, questi, che si discostano dalle previsioni del governo che nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza aveva indicato nello 0,2% la riduzione della crescita. Un timido spiraglio dovrebbe aversi solo nell’ultimo trimestre del 2013 con una crescita sostanzialmente pari a  zero. Questa recessione farà aumentare, inevitabilmente, la disoccupazione: secondo le stime del Fmi si passerà dall’8,4% dello scorso anno al 10,6% di quest’anno all’11,1% del prossimo.

Previsioni negative anche per la Spagna, con un Pil che si contrarrà dell’1,5% quest’anno e dell’1,3% il prossimo. Ma a preoccupare è l’intera Eurozona che, stando alle stime, dovrebbe far registrare, quest’anno, una contrazione pari allo 0,4% e una timida ripresa nel 2013 con il Pil a +0,2%. La Germania continuerà ad essere la locomotiva dell’Europa: sia quest’anno che per il prossimo anno il Pil crescerà dello 0,9%. Più contenuta la crescita della Francia: +0,1% nel 2012 e +0,4 nel 2013. La Gran Bretagna  resterà in recessione quest’anno (Pil -0,4%) per virare in positivo solo nel 2013 (Pil +1,1%). Gli Usa cresceranno dell’1,3% quest’anno e dell’1,5% il prossimo. Buona la performamce del Giappone +2,2% quest’anno e +1,2% il prossimo. In frenata, almeno quest’anno, la pattuglia degli emergenti: Cina (+7,8% nel 2012; +8,2% nel 2013), India (+4,9% nel 2012; +6,0% nel 2013), Russia (+3,7% nel 2012; +3,8% nel 2013); Brasile (+1,5% nel 2012;+4% nel 2013). Nel complesso il Pil mondiale crescerà del 3,3% quest’anno e del 3,6% nel prossimo con una revisione al ribasso, pari  rispettivamente a -0,2% e -0,3%, rispetto alle stime della primavera scorsa.

 

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