La crisi sembra non spaventare gli immigrati. Nei primi 9 mesi del 2012, infatti, le imprese individuali con titolari provenienti dai Paesi extra europei sono aumentate di 13.000 unità, mentre le altre sono diminuite di 24.500 unità. Lo rivela uno studio della Confesercenti.
Secondo l’associazione dei commercianti, infatti, il peso delle aziende con titolari stranieri sul totale delle imprese italiane ha raggiunto il 9% e si è quindi quintuplicato. Nel secondo trimestre 2012 le imprese individuali di immigrati erano circa 300 mila, 18 mila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con una variazione tendenziale del +6,6% e una crescita del peso sul totale delle imprese individuali di piu' di mezzo punto percentuale.
Un incremento che porta le imprese gestite da stranieri a produrre circa il 5,7% della intera ricchezza del nostro paese. Il 44% delle imprese individuali straniere, rileva ancora Confesercenti, svolge attivita' di commercio, un altro 26% è nel settore delle costruzioni e un 10% nella manifattura. L'80% delle ditte si concentra quindi in soli 3 comparti, dove anche la crescita malgrado la crisi è stata sostenuta: +7,3% per le imprese del commercio, +3% per le imprese edili e +3,6% per la manifattura. A livello locale, è Prato la città regina. Nella provincia toscana il 37% delle imprese individuali è straniero, seguono Milano (il 19%), Firenze (il 17%), Reggio Emilia e Trieste. Il 16% degli imprenditori stranieri si concentra infine a Roma e Milano.