Quest’anno il Natale non sarà dei migliori per gli italiani: sono in molti, 19 milioni di connazionali, a considerarlo il peggiore a partire dal 2010, un po’ per la crisi che stà ‘decimando’ i lavoratori, un po’ per le continue proteste dei cittadini di tutta l’Italia esasperata dai continui tagli e dalle tasse sempre più esorbitanti che il lo Stato impone. I risultati si rivelano estremamente negativi, sia per quanto riguarda la cifra complessiva che le famiglie impiegheranno per gli acquisti natalizi che per i settori di spesa, in enorme calo sono i settori di: abbigliamento e calzature -16%; mobili, arredamento ed elettrodomestici -26%; profumeria e cura della persona -8%; giocattoli -3%; alimentazione -1%; elettronica di consumo -3% ed infine il settore del turismo con un calo del -9%. ll 15% limiterà le spese per sé, mentre solo l'8%, lo scorso anno era il 10%, risparmierà sul dono al partner. Il 5% si troverà costretto a stringere la cinghia anche per i regali ai bambini. Crescono di un punto percentuale, raggiungendo il 5%, coloro che non faranno doni. Dai dati dell’Associazione Federconsumatori, emerge che la spesa totale delle famiglie si attesterà sui 3.5 – 3.8 mld, con una riduzione rispetto al 2011 di circa l’11-12%. Pertanto, la spesa media a famiglia si attesterà a circa 148 euro a famiglia. Quindi il famoso cenone di Natale, ricco ogni anno di piatti tipici e di ogni tipo e genere di prelibatezza, quest’anno per le famiglie italiane sarà solo un bel ricordo o un bel sogno. Cala di due miliardi la quota destinata agli acquisti ed in particolare ci saranno 700 milioni di euro in meno per i regali. Una parte consistente della tredicesima, 11 miliardi e 739 milioni, sarà utilizzata per i risparmi corrosi dalle difficoltà economiche: gli italiani, insicuri sulla possibilità di una rapida ripresa, preferiscono accantonare quasi due miliardi in più rispetto al 2011. Circa 12 miliardi provenienti dalle tredicesime, invece, verranno usati per far fronte ai mutui e pagare i debiti, +641 milioni sul 2011, mentre quasi 13 miliardi e mezzo saranno impiegati per affrontare le necessità della casa e della famiglia, in calo di 1 miliardo e 314 milioni.