Non si tratta di uno ‘sgarro’ o dell’atto finale delle ‘pulizie generali’ promesse da Roberto Maroni nel lanciare la Lega 2.0. Tutto sarebbe stato deciso nell’ultimo consiglio federale prima del congresso di fine giugno che ha vi poi posto il suggello. La notizia arriva, però, a qualche giorno di distanza da quella dichiarazione di Umberto Bossi che aveva fatto tremare i lumbard: “nella Lega decido ancora tutto io”. Ed ora per il presidente del partito giunge l’ennesimo colpo da k.o. Nel logo della Lega Nord scompare il nome di Bossi ed è stato sostituito dalla scritta ‘Padania’ sovrastata dalla sagoma di Alberto da Giussano. Così ai piedi del guerriero sarà sbanchettato il nome del fondatore/presidente. Il nuovo numero uno del partito cerca di buttare acqua sul fuoco, parla di ritorno alle origini e non di una nuova misura punitiva nei confronti di Umberto Bossi. Roberto Maroni qualche giorno fa aveva detto la che la Lega “deve ritornare alle origini” e poiché “il simbolo previsto nello statuto reca la scritta Padania si è deciso di eliminare il nome di Bossi”. Il nome del Senatur, ricorda ancora l’ex ministro dell’Interno, era stato inserito solo per le elezioni del 2008 e “per mere esigenze elettoralistiche”. Dunque il ‘nuovo’ marchio della Lega per la sfida elettorale del 2013 inizia con la cancellazione del nome di Bossi. Tutti lo negano ma nel partito è iniziata una operazione di ‘de-bossizzazione’: si è partiti dal simbolo del Carroccio per continuare con l’abolizione di Miss Padania e per finire, almeno per ora, con l’abolizione della scritta ‘direttore politico Umberto Bossi’ sotto la testatina del quotidiano la Padania. Resta per meri motivi elettoralistici la festa di Pontida.
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