Napolitano: ‘Ho sollecitato le riforme, ma nessun riscontro’

ROMA – Il Presidente della Repubblica ha promulgato la legge che converte, con modifiche, il decreto-legge del 6 luglio 2012 per la revisione della spesa pubblica. Il “frequente ricorso alla decretazione e alla fiducia” è “una prassi di antica data, su cui Napolitano ha espresso le sue preoccupazioni, tendendo a porvi freno”. E’ però “innegabile che nel corso dell’ultimo anno “i due governi hanno dovuto affrontare emergenze e urgenze senza precedenti”. “E’ innegabile che la ripetuta sollecitazione del Presidente a approvare in Parlamento modifiche costituzionali e riforme regolamentari che garantissero un iter più certo e spedito dei ddl ordinari, non ha trovato riscontri in conseguenti iniziative e deliberazioni nelle due Camere”. Così un comunicato del Quirinale. “C’é materia per riflessioni critiche e per impegni concreti da parte sia di chi governa sia delle forze politiche, per assicurare tanto un pieno rispetto, e un libero svolgimento, del ruolo del Parlamento, quanto il tempestivo ed efficace assolvimento dei compiti propri dell’Esecutivo”. CASINI DA MONTI, IN AUTUNNO FASE DUE– “Abbiamo parlato di come concretizzare da settembre un piano per l’abbattimento del debito pubblico esaminando le proposte sul tappeto”. Lo afferma il leader Udc Pier Ferdinando Casini, lasciando palazzo Chigi al termine dell’incontro con il premier Mario Monti. “Un colpo al debito – aggiunge – è assolutamente necessario”. “Siamo convinti, il presidente del Consiglio e anche io, che sia necessario lavorare per abbattere il debito”. “Abbiamo fatto i compiti a casa, abbiamo ripreso l’iniziativa in Europa e ora – ha spiegato Casini – dobbiamo mettere in piedi un piano concreto per la riduzione del debito pubblico” e “fare ogni sforzo per riprendere al più presto la strada della crescita”. Monti, ha detto il leader Udc, “sta facendo l’inventario delle proposte sul tappeto e anche noi gli abbiamo presentato elementi di riflessione”. “A settembre-ottobre ci sarà la fase due della spending review e Monti ha in mente un piano molto articolato di interventi da fare”. “Abbiamo parlato – ha aggiunto – dell’agenda per settembre, ottobre, novembre e dicembre. Dopo si avvicinano le elezioni…”. “Anche se ne avessimo parlato, non lo direi certo”. Così il leader dell’Udc risponde ai cronisti che gli chiedono se nel corso dell’incontro con il premier si sia parlato anche delle tensioni con il Pdl. Comunque, ha aggiunto rispondendo a un’altra domanda sulla tenuta della maggioranza, “non è preoccupato per nulla, é sereno, serenissimo”.

(Ansa)

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