“Nessuna democrazia nel movimento 5 stelle”. E’ il fuori onda shock del consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Giovanni Favia, che in un’intervista a Piazza Pulita di La7, ha svelato gli arcani del suo irruente partito. “Casaleggio prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non hanno capito che c’è una mente freddissima molto acculturata e molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende”. E poi ribadisce: “E’ Casaleggio la vera mente del movimento? Il problema è in su – spiega e dice Favia -. Quindi o si levano dai coglioni oppure il movimento gli esploderà in mano. Ma loro stavano già andando in crisi con questo aumento di voti. Come si sono salvati? Con il divieto di andare in tv. Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l’applauso ma mi è anche costato dire quello che non pensavo, la democrazia non esiste”, aggiunge: “Lui(Beppe Grillo) espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio”. Favia poi continua a svelare retroscena: “ha sempre deciso Casaleggio da solo” e non Grillo. Casaleggio, continua, “ha sempre fatto cosi”. “Se lui non facesse il padre padrone, io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si può addirittura più parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento”. “Casaleggio controlla dall’alto tutta questa roba? Sì,tutta. Lui quando qualcosa non va telefona o fa telefonare Grillo. Il problema è che loro hanno messo in moto una macchina che sarebbe davvero un faro, potrebbe esserlo anche a livello mondiale se entrambi superassero quella complicità di sistema padronale che hanno. Sarebbe una bomba incredibile”.Ed in merito al voto on line rivela: “ Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi tutti dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perché io non ci credo alle votazioni on line, lui ci manda chi vuole lui”.
“Da ormai 5 anni sto dando la mia vita per il Movimento 5 Stelle, contribuendo alla sua nascita. Ora ci sono dei problemi, li chiariremo tutti insieme”.
Nel corso dell’intervista registrata a maggio, Favia rivela a telecamere spente, ma a microfoni accesi, i non pochi scheletri nell’armadio del movimento grillino.E su Facebook Favia si giustifica così: “il Movimento – scrive – è un grande sogno, non eè Favia, non è Casaleggio. L’ultima occasione per questo paese, per riscattarsi. Mesi fa incontrai un giornalista, mi intervistò in merito alla democrazia interna nel livello nazionale. Tavolazzi (esponente espulso dal movimento) era stato un grande compagno di battaglie, come me, sin dagli inizi. Lo vidi piangere, dopo l’inibizione al logo. Ero arrabbiatissimo. In pubblico non ho mai voluto manifestare il mio disagio per non danneggiare la nostra battaglia”.