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“Aboliremo l’Imu”. Una promessa che sa tanto di propaganda elettorale, ma Berlusconi in merito non si pronuncia. Intervistato dal direttore del ‘Giornale’, Alessandro Sallusti, svela uno dei programmi del suo partito: “Così come abbiamo abrogato l’Ici, così aboliremo subito l’imposta sugli immobili- ha detto Berlusconi – perché la casa è il pilastro su cui ogni famiglia ha diritto di fondare la propria sicurezza del futuro. La sinistra, invece, come primo punto del programma ha l’imposta patrimoniale anche sui piccoli appartamenti”.
E sulla sinistra si lascia andare anche ad importanti confidenze. Come quella di tifare per Matteo Renzi, “che porta avanti le idee del Pdl ma sotto il simbolo dei democratici e, quindi, gli fa i suoi auguri per la vittoria”. Ma soprattutto per il Cavaliere se Renzi vincesse alle primarie, compirebbe un vero e proprio miracolo: “trasformerebbe il Pd in un partito socialdemocratico”. Affermazioni che non vanno giù ai democratici, che sanno che per l’ex premier una vittoria di Bersani sarebbe più che auspicata: permetterebbe infatti al Cavaliere di impostare nuovamente la campagna elettorale come il salvatore della patria contro il pericolo comunista.
La vittoria dell’attuale segretario del Pd sarebbe infatti per Berlusconi quanto mai strategica: permetterebbe infatti al suo partito di rinsaldare l’asse con Vendola allontanando ulteriormente l’Udc di Casini e riportando i centristi nell’area del centrodestra. Invece, se vincesse – Renzi, che pone il suo governo sulla stessa scia di quello di Monti, per il Pdl sarebbe più difficile pensare ad una ridiscesa in campo del Cavaliere. Cosa che lo staff del sindaco di Firenze capisce in fretta, tanto da commentare: Berlusconi tenta di fare lo sgambetto a Renzi. E lo stesso Renzi replica ironico “dopo il governo Berlusconi anche un governo guidato dal pulcino pio sarebbe in grado di fare meglio”.
Ma il primo cittadino fiorentino non è l’unico bersaglio di Berlusconi, che si scaglia anche contro Grillo: “è uno straordinario attore comico, ma sta ancora facendo quel mestiere. Non ci si improvvisa amministratori di un Paese o di una città”. Conversando poi a tavola con alcuni commensali, il Cavaliere ha confidato di non avere ancora le idee chiare sul da farsi, se ridiscendere in campo per la sesta volta o meno. Molto dipenderà, ha ribadito, dalla legge elettorale ma anche dalle elezioni siciliane e da cosa succderà all’interno dl Pd.
L’ex premier poi ha commentato anche l’attuale situazione italiana, mostrando preoccupazione per la crisi e la recessione che frena il Paese. Anzi, il Cavaliere ha puntato il dito contro il fiscal compact, le cui norme a suo dire “impediscono la crescita”. Ha poi ribadito l’importanza di
abbassare le tasse, altrimenti l’Italia non uscirà dalla recessione.
Commenti tutt’altro che favorevoli anche per la Cancelliera Merkel, colpevole per Berlusconi di mettersi di traverso alla possibilità che la Bce emetta moneta, e il no di Berlino è “un mattone che pesa in maniera tragica”. Infine, il Cavaliere confessa il suo scetticismo sul fondo salva-stati, “difficilmente funzionerà”. Ed infine l’ex premier ha riservato un saluto all’attuale segretario del Pdl: “una persona speciale, il miglior politico in circolazione”.
Renzi: “Se vinciamo, Berlusconi sarà il primo rottamato”. “Oggi scopriamo che Berlusconi è socialdemocratico a sua insaputa. Scherzi a parte, il Cavaliere sa che se vinciamo noi, lui eè il primo rottamato. E quindi preferisce (legittimamente) giocarsela con Vendola o Bersani. Ecco perché fa di tutto per metterci in difficoltà. Ma noi siamo più forti delle sue trappole mediatiche”. E’ la replica che Matteo Renzi riserva a Berlusocni sulla sua pagina Facebook. “Adesso tocca a noi. Adesso!”, conclude il sindaco di Firenze.
