Monti al Rapporto Ocse: “2013 sarà anno di crescita”

Ottimismo. Questo il sentimento dominante per l’esecutivo Monti, che fa previsioni rosee per il 2013. “L’anno prossimo sarà caratterizzato dalla  crescita”, dichiara il premier alla presentazione del Rapporto Ocse, “cioè”, spiega, “non con un pil dal segno più, ma un anno con profilo ascendente, nonostante il motore dell’economia si avvierà lentamente”. “Il governo – ha continuato Monti,  ha fatto delle riforme anche strutturali e gli italiani stanno dimostrando di non essere particolarmente ostili nei confronti di coloro che le hanno fatte”ribadisce il professore che poi aggiunge: “Li abbiamo persuasi – che le riforme sono nel loro interesse”. Ed in merito alle indiscrezioni su una sua ricandidatura, ribadisce: “Non è mia intenzione”. E smentisce il teorema Junker secondo cui, “Chi fa le riforme strutturali lo fa per il bene del suo Paese ma poi perde le elezioni”.

Toni duri, ma non troppo sul ddl anricorruzione:“L’inerzia di una parte politica è comprensibile ma non scusabile”, afferma quindi Monti a proposito delle misure previste dalla proposta di legge in questione.  Il premier assicura che ci “sarà un pacchetto equilibrato sulla giustizia”.

Parti sociali  e Fiat, sono stati due degli argomenti, conclusivi del discorso del professore: “Chiedo alle parti sociali di saper guardare, come hanno fatto in tante fasi della vita italiana, in modo coraggioso”, ha sottolineato Monti, aggiungendo che la questione della competitività deve essere “il tema al centro dei rinnovi contrattuali”.

Poi, in merito all’incontro tra governo e Fiat, il premier ha specificato che “non sono state chiesti aiuti  e se fossero state chiesti, non sarebbero state accolte”.

 

 

 

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