Maxisequestro per Francesco Fiorito. L’ex capogruppo del Pdl in Lazio, ha dovuto dire addio ad un milione e 300 mila euro. La stessa cifra che la Procura di Roma sostiene che ‘Er Batman’ abbia sottratto ai fondi del Pdl della Regione Lazio ed abbia investito in beni immobili.
Tra i beni, che al momento vengono sequestrati a Fiorito, ci sono anche Villa al Circeo, la jeep comprata per l’emergenza neve a Roma, il Bmw, la Smart, sette conti correnti italiani e quattro esteri. Il sequestro è stato disposto con un decreto del Gip del Tribunale di Roma. I conti correnti italiani sono stati aperti da Fiorito in istituti di credito di Roma e Anagni mentre i 4 all’estero si trovano a Tenerife, Madrid, Santa Cruz e La Coruna.
La sottrazione dei beni è stata disposta perché “risulta contestata e provata una distrazione” di fondi del Pdl di un milione e 357mila euro.
Nel decreto di sequestro della procura di Roma sui beni di Franco Fiorito, è stato disposto che le tre auto, la Jeep, il Bmw e la Smart, siano affidate alla guardia di Finanza per attività di polizia giudiziaria. Mentre il denaro dei conti correnti italiani sarà trasferito al Fondo Unico per la Giustizia.
Fiorito però non sembra scomporsi e ai suoi difensori, Carlo Taormina ed Enrico Pavia, che sono andati a trovarlo in carcere, ha dichiarato di sentirsi “sereno per l’interrogatorio” che si terrà oggi a Regina Coeli.
I due legali hanno dichiarato di aver approfondito tutti gli aspetti della vicenda con il loro assistito in funzione dell’atto istruttorio in programma domani. Fiorito risponderà alle domande del gip Stefano Aprile.