Lega Nord. Alessandri si dimette: “Manca l’entusiasmo di un tempo”

Era l’ultimo passo verso l’addio alla Lega Nord, ed oggi Angelo Alessandri l’ha compiuto. Dopo aver già lasciato tutti gli incarichi di responsabilità, il deputato del Carroccio ha lasciato il partito.  “L’entusiasmo di un tempo è scomparso, le mie valutazioni politiche non sono in sintonia con il nuovo corso leghista”, ha annunciato Alessandri.  

“Dagli ultimi congressi ad oggi sono rimasto alla finestra aspettando di vedere cosa sarebbe cambiato col nuovo corso. Dopo tre mesi le mie speranze non si sono concretizzate. Questa è  la mia valutazione intima e spero che sia rispettata così come io rispetto tutti coloro che la pensano diversamente” afferma Alessandri che ringrazia i vertici del Movimento con cui si è confrontato nei giorni scorsi. “In questi mesi non ho fatto guerre, non ho detto quasi nulla e solo agli amici che mi chiedevano cosa pensassi, rispondevo loro che stavo ragionando sul da farsi”. Ora ha deciso: “Si è concluso un ciclo” ha precisato il deputato del Carroccio che già da tempo aveva comunicato ai vertici del Movimento il suo disagio. “Da tre anni circa riporto loro la mia difficoltà nel continuare ad impegnarmi in un Movimento che si stava via via trasformando e lo percepivo anche in altri amici. Da fedele soldatino con responsabilità ed incarichi ad alto livello ho continuato a darmi e a dare nuovi stimoli e ripartenze a chi mi stava intorno. Ho vissuto con apprensione lo sfaldamento di una grande famiglia, che ha perso l’unità interna e che ha sempre più utilizzato il metodo delle denigrazioni invece di guardare agli obiettivi ed al lavoro vero sul territorio”. Per Alessandri, invece, “osservare il Movimento nel suo complesso come qualcosa di unico ed irripetibile ha fatto spesso fingere di non vedere queste disarmonie umane che per me invece rimanevano un grande valore della Lega. Ultimamente mi sono messo a disposizione scegliendo di farlo senza più ruoli di responsabilità, mai avrei voluto essere un problema per la Lega e per i leghisti e, da deputato, sono rimasto a disposizione senza chiedere nulla. Mi ha fatto riflettere anche vedere molti amici decidere di fermarsi nelle settimane scorse prima di me e altri confermare la stessa sofferenza interiore pur decidendo di continuare. E’ sicuramente più difficile lasciare il certo per l’incerto, come pensare di ripartire da zero ma – conclude – arriva quel momento della vita in cui è giusto resettare tutto”.

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