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Biolè si scaglia contro Grillo, ed il leader del M5S lo caccia dal Movimento. Anche se non è questa la motivazione ufficiale, tutto fa pensare che a scatenare l’ira di Grillo sia stata la presa di posizione di Fabrizio Biolè, che non ha sposato la linea di Grillo, nella vicenda seguita all’apparizione tv della consigliera bolognese Federica Sasi. Fatto sta che il consigliere si è visto recapitare una lettera raccomandata, firmata dagli avvocati del numero 1 del Movimento 5 Stelle, da cui emerge “la decisione del sig. Grillo di revocare l’autorizzazione all’utilizzo da parte sua del nome e del marchio del MoVimento 5 Stelle di cui egli è esclusivo titolare, invitandola a volersi astenere, per il futuro, dal qualificare la sua azione politica come riferibile al Movimento stesso o, più in generale, come ispirata dalla persona del mio cliente”.
La lettera, recapitata sabato scorso a Biolè, non contiene il termine espulsione e formalmente le motivazioni ufficiali del provvedimento riguarderebbero la sua incandidabilità alle regionali per essere stato consigliere comunale a Gaiola (Cuneo) per due mandati.
Ed infatti la missiva nella missiva si legge: “La sua partecipazione alle consultazioni elettorali regionali nella lista del Movimento sono state viziate dalla ricorrenza di un elemento ostativo alla sua candidatura, rappresentato dall’aver già rivestito cariche elettive in due precedenti occasioni, in violazione alle regole condivise nell’ambito del Movimento”è la motivazione ufficiale.
