Piazza Affari in profondo rosso, lo spread vola a 350 punti

Monti annuncia le dimissioni e  manda in tilt i mercati. A quasi due giorni dalla notizia che ha destabilizzato l’Europa, lo spread ‘schizza’ e raggiunge quota 350 punti base. Piazza Affari crolla e cede in chiusura il 2,20% , dopo una seduta ampiamente negativa trascinatA  in ribasso dalle vendite sui bancari. In controtendenza, spinta da un buy di Deutsche Bank, Mediaset sale dello 0,5% sulle attese di un ritorno in politica di Silvio Berlusconi. Tra le banche Intesa Sanpaolo cede il 5,15%, Unicredit il 4,66%, Mediobanca il 4% e sono state sospese dalle contrattazioni Mps, Bpm e Ubi Banca, Finmeccanica.

Il terremoto in borsa era atteso ed è arrivato preciso dopo l'annuncio del Pdl di togliere la fiducia a Mario Monti e l'annuncio della discesa in campo di Silvio Berlusconi che parla di “atto doveroso”. Ma i leader del Vecchio Continente non sembrano pensarla così. “Berlusconi è il contrario della stabilità  ed il suo ritorno può essere una minaccia per l'Italia e per l'Europa che hanno bisogno di stabilità”, ha dichiarato presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz ieri ,  alla vigilia della consegna del Premio Nobel per la pace all'Unione europea.

Preoccupazioni analoghe sono state espresse anche dal presidente della Commissione europea José Barroso, secondo cui l'Europa ha bisogno di "un'Italia forte e stabile", contrariamente accade oggi,

In tensione, ma per il timore di un contagio della Spagna, anche il ministro dell'Economia Luis de Guindos alla Radio Rne  che così commenta l'annuncio di dimissioni di Monti : "Quando sorgono dubbi sulla stabilità di un paese vicino come l'Italia, a sua volta percepito come vulnerabile, ci contagiano subito".

I dubbi dell'Europa, sono quelli dell'Italia. Spiegando i motivi della sua decisione, il premier Monti si dice infatti preoccupato  per quello che sarà in futuro del Belpaese e si augura che chiunque sia il nuovo premier, sarà  in grado di guidare l'Italia, camminando di pari passo all'Europa. 

“Sono convinto di aver fatto la cosa giusta e in ogni caso non potevo farne a meno, dopo quel che è successo. Ma sono preoccupato naturalmente non per me ma per quel che vedo”, spiega il presidente del Consiglio, come riportato da Repubblica in un articolo di Ezio Mauro.  “Se dovessi candidamente dire il mio sentimento oggi,  ribadisce il premier, direi che sono molto preoccupato. E non mi riferisco soltanto a quella parte politica da cui è venuto questo epilogo con le mie dimissioni. La mia preoccupazione è più generale”.

Monti  ha inoltre precisato di aver maturato tale decisione “durante il volo da Cannes a Roma, ricordando anche cosa aveva rappresentato per l’Italia Cannes lo scorso anno, con quel G8 all’inizio di novembre in cui il nostro governo fu messo alle strette”. La sua scelta, comunque, sottolinea il premier, “non ha avuto bisogno di un confronto politico. Non è vero che mi sono confrontato con gli onorevoli Bersani e Casini prima di andare al Quirinale. Non ne avevo il tempo e in qualche modo potrei dire che non ne ho avvertito la necessità. Nel senso che mi era ben chiaro cosa dovevo fare. Ecco perché non ne ho parlato nemmeno con esponenti del governo. Ho voluto confrontarmi solo con il Capo dello Stato. Poi a cose fatte ho chiamato Bersani e Casini. E dopo anche l’onorevole Alfano”.

Monti spiega poi di aver dato l’annuncio nel giorno di festa perché  “i mercati chiusi, avrebbero così avuto  ventiquattro, trentasei ore di tempo per riassorbire un 'colpo', nella speranza naturalmente che il colpo non ci sia”. Il premier precisa inoltre di aver maturato la decisione delle dimissioni non tanto per  la ‘sfiducia’ espressa dal Pdl, ma  per il sentore di “non avere intorno a sé una maggioranza che, sia pure con riserve e magari a malincuore, sia capace di sostenere con convinzione la linea politica e di programma su cui avevamo concordato”. E “non potevo fare altrimenti. Non sarebbe stato giusto e nemmeno possibile”.

 

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