Slitta l’approvazione della legge di stabilità ed è scontro tra Pdl e Pd. Sembra di essere tornati indietro di qualche anno, ai tempi del governo Berlusconi. Il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, rende nota l’intenzione del Pdl di volersi “prendere del tempo per esaminare il testo una volta che esso arriverà da Palazzo Madama, provocando l’accusa del Pd di avere un atteggiamento dilatorio”.
Il testo arriverà in aula domani alle 10 e ne uscirà non prima di giovedì alle 13. Viene quindi meno anche il termine di venerdì 21, per il varo definitivo della legge di stabilità da parte della Camera.
Ad ostacolare l’approvazione definitiva della legge, anche l’ allarme rosso, per più di metà delle Università italiane, a rischio default se nella legge di stabilità in discussione in Senato non si troveranno 400 milioni.
“Sulla stabilità abbiamo intenzione di prenderci tutto il tempo necessario per esaminare bene il provvedimento. Ed anche il dl liste è di singolare delicatezza, non può essere esaminato a Camere sciolte”, dice il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. “Sulla legge di stabilità ovviamente voteremo a favore ma ci prenderemo tutto il tempo, non c'é un impegno preciso su un giorno particolare” precisa Cicchitto ricordando che il Senato “ha introdotto molti elementi di arricchimento”. Anche per quanto riguarda il decreto sulle liste elettorali, il provvedimento “noi lo vogliamo esaminare nelle virgole. E' pur sempre un decreto che riguarda le elezioni, che facciamo? Vogliamo approvarlo a Camere sciolte?” avverte Cicchitto. Che poi aggiunge:
“se la legge di stabilità arriva in ritardo qui alla Camera è perché, dopo l'annuncio di Monti, il Senato ha rallentato l'approvazione del provvedimento".
Di seguito i provvedimenti previsti dalla legge:
AV, EMENDAMENTO GOVERNO CON 2,1 MLD – Due miliardi in 13 anni per la Tav Torino Lione. Lo prevede un emendamento del governo alla Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio del Senato. Il testo aumenta gli stanziamenti del 2015 di 150 milioni (da 530 a 680) e ne stanzia altri 150 all'anno dal 2016 al 2029.
INTESA SU COMUNI, 150 MLN IN PIU' – Raggiunta l'intesa sulle risorse ai comuni: sono stati trovati ulteriori 150 milioni di euro. In questo modo i tagli vengono ridotti complessivamente di 400 milioni di euro. L'accordo raggiunto fra Parlamento, governo e Anci sui maggiori fondi ai comuni è stato tradotto in un emendamento. "L'incremento per il 2013 del fondo di solidarietà comunale – si legge nella relazione tecnica – è pari a 150 milioni di euro". La copertura, come per le altre misure relative al patto di Stabilità, arriva, in termini di saldo netto e quindi di competenza, dall'utilizzo dei crediti iva per le imprese e, sul fronte dell'indebitamento netto e fabbisogno e quindi della cassa, dall'utilizzo del fondo per le compensazioni finanziarie a legislazione vigente.
Via libera all'allentamento del patto di Stabilità per comuni e province. La commissione bilancio del Senato ha approvato gli emendamenti che prevedono in totale maggiori risorse agli enti locali per 1,4 miliardi. Con una novità introdotta stamattina i minori tagli ai comuni sono passati da 250 a 400 milioni di euro.
PROROGA 6 MESI SFRATTI, 7 MESI PRECARI P.A. – Via libera della Commissione Bilancio del Senato al Milleproroghe, inserito via emendamento nella Legge di Stabilità. Tra le norme 'passate' quella che proroga di 6 mesi (a giugno) lo stop agli sfratti e quella che proroga i contratti dei precari della pubblica amministrazione fino al 31 luglio.
OK RISERVA 40% PER PRECARI IN CONCORSI PUBBLICI – Via libera alla riserva del 40% in favore dei lavoratori precari nei concorsi pubblici. Lo riferisce il relatore alla Legge di Stabilità, Giovanni Legnini, spiegando che il milleproroghe, appena varato dalla commissione Bilancio del Senato contiene tutte proroghe a 6 mesi.
TASSA FORTUNA, SALTA PROROGA – Salta la proroga della tassa sulla fortuna per le videoslot, ovvero per gli apparecchi da intrattenimento videogiochi. La commissione Bilancio del Senato ha approvato un subemendamento che sopprime la proroga inizialmente prevista da una proposta dei relatori. La misura, varata con la manovra dell'agosto 2011, prevede che le vincite sopra i 500 euro di molti giochi siano tassate con un prelievo del 6% sulla parte che eccede l'importo. Il prelievo è stato però sospeso da una sentenza del Tar.