Il leader dei Radicali Marco Pannella, in sciopero della fame e della sete da più di una settimana, ha accettato di sottoporsi alla terapia di reidratazione endovenosa. Tale decisione è stata presa dopo un mancamento che lo ha colpito la notte scorsa, presso la clinica in cui si trova ricoverato. “Vediamo di salvare questa vita per salvare quella delle migliaia di persone che soffrono in carcere in una situazione di illegalità”, ha detto Pannella in un videomessaggio. Radio Radicale riferisce che il leader radicale ha avuto un mancamento dopo essere rientrato in clinica dalla trasmissione RadioCarcere; poi ha passato la notte senza urinare. Il professor Claudio Santini – ancora in diretta a Radio Radicale questa mattina – ha così riferito la situazione: “Abbiamo appena cominciato una terapia endovenosa con una soluzione di acqua e zucchero. Abbiamo appena iniziato a reidratare Pannella. Vediamo l’esito, che non è scontato, di questa terapia. Si tratta di vedere se attraverso l’idratazione riprende la diuresi, e quindi il recupero della funzione renale”.
“Accetto le operazioni varie per cercare di salvare questa vita, per salvare la vita di quegli altri, migliaia e migliaia e forse milioni di persone che nel momento in cui passava da me… ci stava il pollice verso. Accetto ogni intervento necessario per vedere se, bevendo, riusciamo a salvare questa baracca”, per arrivare all’ “interruzione della criminalità flagrante, nazista, folle dello Stato italiano, per andare oltre, verso il diritto, la legge e magari le beatitudini”. Lo ha detto Marco Pannella in un videomessaggio registrato nella clinica dove si trova ricoverato e con cui acconsente ad essere sottoposto a trattamenti medici. Ieri il presidente del Consiglio, Mario Monti, era andato a far visita a Pannella chiedendogli almeno di riprendere a bene.
Mario Monti. “Ho trovato Marco Pannella lucido e intellettualmente combattivo”, ha detto Monti ieri, lasciando la stanza di Marco Pannella. Il premier ha riferito di essersi recato personalmente a trovare Pannella, per convincerlo a sottoporsi alle cure previste dai medici, le uniche in grado di salvarlo. Il prolungato digiuno, infatti, ha messo a rischio la sua vita.
Napolitano. “Sono sollevato”. Si è detto sollevato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver appreso che Pannella ha accettato una terapia indispensabile per metterlo al riparo da rischi estremi e si augura che accolga le ulteriori sollecitazioni dei medici. In tale occasione il capo dello Stato ha richiamato nuovamente le forze politiche, le istituzioni e l’opinione pubblica ad affrontare con “senso di responsabilità, umanità e civiltà costituzionale e la vergognosa realtà carceraria che marchia l’Italia”.