Ormai ci siamo, mancano solo quattro giorni alla cerimonia di inaugurazione della trentesima olimpiade della storia, quella britannica, quella di Londra. L’Italia si presenta con tante ambizioni e grosse defezioni, alcune figlie della crisi che registra ripercussioni anche nello sport.Piangiamo ancora la sciagurata eliminazione della nazionale di calcio per mano delle Bielorussia e le disastrose disavventure della selezione di basket maschile, incapace di confrontarsi a buoni livelli con le principali formazioni europee nonostante le tre stelle NBA (Gallinari, Bargnani e Belinelli). Sfortunati il canoista Zerial, la saltatrice in alto Di Martino, il canottiere Bertini (tutti infortunati), oltre che Pietro Sibello (fermato dalla federazione per un angioma al cervello). Fanno discutere i casi di non convocazione di Howe nei 200 metri e Viganò nel tiro a volo. E’ da censurare la pessima gestione quadriennale della pesista Pagliaro e del lottatore Minguzzi (oro a Pechino), entrambi non qualificati nelle proprie discipline. Insomma, una triste carrellata di assenti, tutti da possibile medaglia. Eppure la spedizione azzurra, ridotta nel numero rispetto al passato (290 atleti), si presenta con grandi ambizioni e con la solita concretezza delle nostre “prime linee”, che nei grandi appuntamenti non hanno mai fallito. Tutti i riflettori ora saranno puntati su Federica Pellegrini (200sl, 400sl e staffetta), Vezzali (fioretto), Montano (sciabola), Ferrari (ginnastica), Cagnotto (tuffi), Molmenti (canoa), Campriani (carabina), Rossi (tiro a volo), Sensini (vela), Cammarelle e Russo (boxe). Insomma solo alcuni dei nomi che la celebre rivista Sport Illustrated ha già messo virtualmente sul podio. Oltre a questi potrebbero arrivare una serie di ottimi risultati con le nazionali di pallavolo e pallanuoto (le uniche qualificate fra gli sport di squadra), Donato (salto triplo), dal tennis femminile con le quattro regine, Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci che nell’ultimo quadriennio hanno stupito il mondo, staffette del nuoto e dell’atletica, prove a squadre della scherma, ginnastica ritmica, nuoto in acque libere, judo, taekwondo, e soprattutto ciclismo, dove sia al maschile che al femminile siamo tra le squadre da battere. Si tratta di un’Italia che fa ben sperare. L’obiettivo principale per la spedizione sarà quello di sfiorare le 30 medaglie complessive, e se possibile, le 10 d’oro. Sarebbe già un ottimo risultato che ci consentirebbe di restare fra le prime dieci nazioni del medagliere. Buona fortuna allora, Londra scriverà una pagina importante per il nostro paese, perché da sempre lo sport è parte integrante della nostra cultura.
Alessandro Ciampa