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Una netta supremazia del Toro. Inconsistente e fragile questo Pescara per cui è arrivata la seconda disfatta in altrettante gare di campionato. Qualcosa va rivisto salvo inabissarsi. Se poi per gli adriatici dopo neanche mezzora di gioco arriva anche l’espulsione di uno degli uomini più esperti come Terlizzi, be’ allora già quello era il preludio ad una partita tutta in salita. Ma più che gara complicata, si è rivelata una gara senza senso con i granata che hanno dettato legge annientando gli uomini di Stroppa. 3-0 e niente più storia. Impressionante il debutto in serie A di quello che è sempre stato un gregario di lusso, ossia Alessandro Sgrigna, che ora vuole concedersi questa meritata gloria. Non solo ha aperto le danze, ma anche ispirato la rete di Brighi prima che Bianchi fissasse il risultato sul 3-0. Poi è stata una passerella per il Toro, uno strazio per gli abruzzesi per cui il de profundis è scattato troppo presto e inesorabile. Grande autorevolezza degli uomini di Ventura e proprio il tecnico dei granata esalta la personalità dei suoi: “E’ stato fatto ciò che ho sempre chiesto, giocare con aggressività e concedere poco agli avversari. Abbiamo tenuto il campo benissimo sin dai primi minuti di gioco e siamo stati padroni del gioco sempre con un possesso palla schiacciante. Sono davvero soddisfatto di questa crescita”. E’ un Ventura orgoglioso dei suoi, del resto dopo una vittoria così netta viene spontaneo essere grati ai propri giocatori e fieri del proprio lavoro. Lo scontro tra le due neopromosse, cioè tra le due squadre che lo scorso anno hanno dominato la serie B, ha visto il Torino più pronto, con meccanismi già collaudati, mentre il Pescara rivoluzionato dopo l’addio di Zeman e le partenze dei giocatori più rappresentativi, è ancora fin troppo stralunato. Ha tanto lavoro mister Stroppa per raddrizzare questa barca che ora è in balìa di venti contrari, ma che deve stabilizzarsi al più presto, trovare il proprio equilibrio e, perché no, viaggiare con il vento in poppa. Quello che ha avuto il Torino in un anticipo stradominato e che Ventura dedica “ai nostri straordinari tifosi che meritano grandi imprese e a cui vorrei sempre regalare un grande spettacolo”.
