È sempre Sassuolo, solo Sassuolo, spaventosamente Sassuolo. Sì, questa compagine allenata da Di Francesco è spaventosa, dopo cinque giornate è a punteggio pieno. Anche a La Spezia, i neroverdi hanno imposto la propria legge motivando sempre di più la candidatura alla promozione. Missiroli e Troianiello hanno giustiziato i liguri, impotenti di fronte alla grande forza della squadra emiliana, davvero la grande schiacciasassi di questa cadetteria. Chissà che non si possano gettare le basi per una prima fuga. Intanto, a tenere botta c’è il Varese che ha violato Castellammare dopo essere andato sotto. Bruno aveva illuso le vespe, piegate poi da Ebagua e Momentè. Gli uomini di Castori, per i punti conquistati sul campo starebbero a meno due dal Sassuolo, ma con il punto di penalizzazione sono tre le distanze dalla capolista. Comunque, questa squadra è davvero una delle pretendenti al salto di categoria, del resto stanno eccellendo soprattutto le compagini che lo scorso anno hanno lottato fino all’ultimo per un posto nella massima serie. È notte fonda a Castellammare, con una squadra che non riesce ad emergere e che sembra rivivere l’inizio choc dello scorso anno, ma quest’anno, senza Sau, difficilmente si potrà ruggire da un momento all’altro e scalare la classifica. Si è in tempo, ma occorre ridestarsi al più presto. Ha incassato il primo ko il Livorno per cui Modena è stata amarissima. Come è stato amaro ingoiare il gol di Ardemagni, sufficiente per gli uomini di Marcolin per superare i labronici che salutano la vetta ma che sono comunque lì al secondo posto in compagnia del Varese. Zavorrato dai punti di penalizzazione, il Bari probabilmente ha visto assopirsi un po’ quella spinta di potersi ritrovare nell’alta classifica. Così a Crotone, bisogna ringraziare Lamanna che, nel recupero, si è opposto al rigore di Caetano Calil che ha strozzato in gola l’urlo di gioia dello “Scida”. Salvifico il guizzo del proprio portiere per un Bari che ha sfiorato veramente di uscire senza punti dal catino calabrese. Nell’anticipo del venerdì, il Verona è stato imbrigliato dal Novara. Nei minuti finali una bellissima rete di Alhassan ha risposto al vantaggio iniziale di Martinho. Ingenui gli scaligeri a non condurre in porto un risultato a loro favorevole fino a quando, nell’ultima parte della sfida, gli uomini di Tesser non hanno dato tutto nel finale pareggiando e sfiorando l’impresa con Gonzalez. Ecco il Padova! Una squadra con un organico simile non può restare impantanata nella zona calda della classifica. E con le bocche da fuoco in giornata di grazia, per la Reggina non c’è stato niente da fare. Dopo il gol di Farias, gli amaranto sono riusciti a pareggiare con Viola, ma poi i biancoscudati hanno iniziato a spadroneggiare e Cuffa e Cutolo (una magia la sua) hanno chiuso la partita che neanche il gol di Adejo a cinque minuti dalla fine ha riaperto. Si rilanciano quindi i ragazzi di Pea. Superlativa la Pro Vercelli che ha travolto l’Ascoli con gli uomini di maggiore qualità ed esperienza come Caridi, Tiribocchi e Fabiano. Partita ricca di colpi di scena a Vicenza. Biancorossi avanti con Malonga (e chi sennò?) poi nella ripresa le rondinelle sono venute fuori e con Salomon e Corvia hanno ribaltato il punteggio, prima che Gavazzi lo fisasse sul 2-2. In Lanciano-Grosseto, con due rigori realizzati prima da Sforzini (per il vantaggio ospite) e poi da Fofana, le due squadre senza grosse pretese si sono divise la posta, il Cesena invece può festeggiare il primo successo imponendosi con un gol di Djokovic sul Cittadella, mentre nell’altro anticipo del venerdì anche la Ternana ha avuto modo di sorridere piegando l’Empoli grazie ad un autogol provocato da un tiro cross di Vitale e dal guizzo di Dumitru. Sfortunati gli uomini di Sarri per le tre traverse colpiti, ma se non ci si scuote presto, si rischia grosso. La classifica è allarmante.
Maurizio Longhi