Il primato è sempre nelle mani della Juventus, ma è sempre la solita storia. Non crediamo alla malafede, ma le polemiche quando è in campo la Vecchia Signora, non si placano mai. E a certificarlo sono state le parole a fine gara del presidente etneo Pulvirenti, il quale era una furia per un arbitraggio scandaloso che ha determinato le sorti della gara. Il gol di Vidal è stato viziato da un evidente fuorigioco non rilevato, ci si chiede cosa stesse facendo il guardalinee, quando il Catania poteva stare in vantaggio per un gol annullato ingiustamente a Bergessio. Questi episodi aizzano gli animi, indispettiscono e soprattutto insospettiscono le folle, ripetiamo non crediamo ai complotti, facciamo prevalere il buonsenso, ma questo è l’ennesimo episodio favorevole ad una squadra che, forte come è, potrebbe vincere tranquillamente senza innescare polemiche e veleni. C’è tanta rabbia sul fronte siciliano, inutile dire che la gara è stata condizionata, comunque per i bianconeri si tratta di un blitz importantissimo che permette di mantenere imbattibilità e leadership. In serata il Napoli ha risposto alla Juve. Con il Chievo sembrava una gara stregata, nel primo tempo gli azzurri hanno sprecato l’impossibile con i clivensi davvero in uno stato imbarazzante. Nella ripresa, l’assedio partenopeo non si è esaurito e Hamsik ha piegato la flebile resistenza gialloblu facendo esplodere il San Paolo. Paradossalmente negli ultimi minuti, con gli uomini di Corini ridotti in dieci per l’espulsione di Vacek, è mancata lucidità tra gli azzurri calati vistosamente e incapaci di infliggere il colpo di grazia ad un Chievo venuto a Fuorigrotta senza pretese né velleità, capitolando nel secondo tempo ma avrebbe potuto farlo molto ma molto prima. È un’Inter in grande spolvero. La squadra di Stramaccioni ha dettato legge a Bologna aggiudicandosi con autorevolezza l’intera posta in palio. Ranocchia ha sbloccato il risultato, Milito ha raddoppiato, poi la rete di Cherubin sembrava aver riaperto la gara prima che Cambiasso suggellasse il colpo in trasferta per i nerazzurri. I quali nerazzurri si presentano in campo con quello smalto che mancava nelle prime giornate, si vede che c’è un’autostima diversa, quella che serve per restare nelle prime posizioni. È caduta la Lazio a Firenze, merito però di una Fiorentina davvero sugli scudi. Ljajic e Toni hanno giustiziato la compagine di Petkovic, nel finale il nervosismo si è impadronito dei biancocelesti che hanno chiuso in nove per le espulsioni comminate ad Hernanes e Ledesma. Non c’è dubbio che i capitolini, quando sono in giornata, diventano travolgenti, ma questi tre passi falsi iniziano a pesare sul cammino. Bella e questa volta anche concreta la Fiorentina che si accredita sempre di più per disputare una stagione da protagonista. Harakiri Roma. In vantaggio di due gol con Lamela dopo neanche 25’, ha subito la rimonta dell’Udinese registrando un altro scivolone casalingo. Inferociti i tifosi per una squadra che continua con troppi bassi e qualche alto, si prevedono giorni non facili per Zeman che, finora, non ha per niente convinto. E non convince neanche questa Roma capace di farsi acciuffare e poi superare da una generosa e caparbia Udinese. Dopo la doppietta dell’argentino, Domizzi ha rimesso in partita i suoi poi al resto ci ha pensato Di Natale che ha siglato il gol del pari e, a due minuti dalla fine, ha gelato l’Olimpico non sbagliando dagli undici metri. Nell’anticipo, ancora un guizzo di El Shaarawy ha regalato al Milan il successo contro un Genoa poco propositivo che non ha osato e ha incassato il gol del “Faraone”. Questi tre punti hanno smorzato un tantino il fuoco di polemiche che aveva accerchiato Allegri, il quale era finito sul banco degli imputati per le innumerevoli disfatte. Blitz esterni per Cagliari e Parma rispettivamente in casa di Sampdoria e Torino. Una rete di Dessena ad inizio ripresa è bastata agli isolani per violare la Marassi blucerchiata e far nascere mille perplessità nella compagine di Ferrara che da entusiasmante all’inizio sta stentando come non mai. Colpo esterno del Parma a Torino. La rete nel recupero di Basha ha salvato solo la faccia ai granata annichiliti dalle reti di Sansone, Amauri e Rosi con cui i ducali hanno preso il sopravvento sulla sfida. 0-0 in Pescara-Atalanta e nell’anticipo tra Siena e Palermo.
Maurizio Longhi