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Parole che in determinati momenti posson venir fuori, ma mai avremmo pensato che fossero stare realmente pronunciate da lui. Il Mourinho che mai vi sareste aspettati è quello che si confessa dinanzi alle telecamere di TVI, nota emittente portoghese. Precedentemente lo Special One aveva già ribadito il suo attaccamento all’Inter, ma in questa intervista, totalmente sincera e disinteressata, ha ammesso e spiegato come quello con il club di Palazzo Durini sia stato il suo legame più solido e sentito. Quanto dichiarato dal portoghese fa pensare che in realtà sia una storia non ancora conclusa. Mourinho ha spiegato, e probabilmente facendo chiarezza addirittura con se stesso, il perché dell’addio all’Inter, subito dopo la Champions del “triplete”, per trasferirsi a Madrid ed approdare alla panchina del Real. “Mi sono chiesto tante volte anch'io cosa mi spinse a fare quella scelta. La verità è che il Real mi offriva per la terza volta la sua panchina, e tanti intorno a me mi dicevano che si può essere campioni, ma se non si vince qualcosa col Real Madrid ci sarà sempre un buco nella carriera di chiunque, mancherà sempre qualcosa. Capello ce l'aveva fatta, ed allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente”. Un rapporto forte che egli stesso definisce speciale, mai attenuatosi: “Ho ricordi speciali, come quello del primo scudetto quando la squadra mi costrinse ad andare in piazza Duomo il sabato sera in cui il Milan perse a Udine e diventammo campioni. Tornammo ad Appiano Gentile alle 3 di notte, ma il giorno dopo contro il Siena la squadra diede comunque tutto per mantenere la striscia di imbattibilità. Sono cose come queste che mi provocano tanta nostalgia. L'Inter è il club in cui ho amato di più lavorare, nessun'altra squadra mi ha regalato tanta felicità. E' una famiglia ed io appartengo per sempre alla famiglia nerazzurra. Gioisco ancora oggi per i successi dell'Inter e soffro quando fatica, come nelle ultime settimane".
