Meno servizi e più difficoltà per accedervi. E soprattutto, il peso dei ticket, sempre più costosi e sempre più difficili da sostenere. Sono alcune delle voci che più sono cresciute tra le segnalazioni dei cittadini al Tribunale per i diritti del malato, come emerge dal XV rapporto Pit Salute, presentato questa mattina al ministero della Salute. Il rapporto, intitolato ‘Servizio sanitario nazionale e cittadini: lo Stato (A)Sociale’, rende la fotografia scattata da oltre 26mila segnalazioni (26.470) gestite nel 2011 dal servizio di consulenza e intervento PiT Salute, e prende in considerazione nove aree, dalle presunte malpractice alle liste di attesa (che rappresentano comunque la maggior parte delle segnalazioni, anche se con un trend in calo), passando per invalidità e handicap, informazione e documentazione, assistenza territoriale e ospedaliera, farmaci, umanizzazione delle cure, e appunto, accesso ai servizi. Una categoria, quest’ultima, che rappresenta il 10,8% delle segnalazioni (contro il 9,7 del 2010) e che vede in crescita di quasi 3 punti le lamentele di chi denuncia l'estrema difficoltà a far fronte al carico economico sempre più gravoso dei ticket(attestandosi al 48,6%). A fronte peraltro di servizi sempre meno accessibili. I cittadini, ha sottolineato il coordinatore del Tdm, Giuseppe Scaramuzza, tra tagli e piani di rientro, ormai hanno l'impressione che “lo Stato sociale stia vivendo un progressivo impoverimento a danno e sulla loro pelle”. E non va meglio sul fronte dell'accesso ai farmaci (il 4,9% delle segnalazioni, contro il 3,1 del 2010): in particolare aumentano per i farmaci di fascia C, dal 12 al 18%, le segnalazioni di cittadini che non riescono a far fronte a costi sempre più elevati. Allo stesso modo salgono le segnalazioni sui farmaci in fascia A che rispetto allo scorso anno guadagnano 5,2 punti percentuali, attestandosi al 17,9%, dovute in particolare alla scelta di far pagare loro la differenza di prezzo, anche notevole, tra il griffato e il generico.
(Fonte Ansa)