Una banda di ricettatori, composta da 3 italiani e albanesi, tutti pregiudicati, è stata sgominata dai carabinieri di Rieti. I reati per gli indagati sono di: ricettazione di opere d’arte ed estorsione. Il gruppo di malviventi hanno ricattando un noto mercante d’arte, un gallerista italiano che vive tra la Svizzera gli Stati Uniti, che lo scorso maggio aveva patito il furto di una collezione di quadri, gioielli e argenti, di notevole rilevanza storico-artistica e del valore di circa un milione e duecentomila euro, da lui riposti in un casale di proprietà, nel Comune di Filacciano. I tre italiani, il 47enne S.S., il 31enne M.Z. e il 29enne M.P., pregiudicati di Fiano Romano conosciuti in tutto il versante tiberino per i loro traffici illeciti di varia natura, in varie occasioni avevano vicendevolmente assunto agli occhi della vittima il ruolo degli intermediari con gli autori del furto. Fingendosi infatti collegati a un gruppo di albanesi, asseriti materiali esecutori del misfatto, erano riusciti a farsi consegnare in più riprese alcune somme contanti, per un valore complessivo superiore ai 60mila euro, minacciando il gallerista che non avrebbe riavuto le sue opere se non avesse pagato. Anche i tre albanesi arrestati (il 32enne E. Z., il 33enne R. B. ed il 25enne A. Z.), infatti, su input dei ”colleghi” pregiudicati italiani, avevano varie volte chiesto e ottenuto contatti con lo sfortunato mercante, millantando il possesso delle opere rubate e mostrandogli addirittura delle foto che, seppur in maniera poco nitida, riproducevano alcune delle opere indebitamente sottratte. I sei arrestati sono stati trasferiti nel nuovo Istituto Penitenziario di Rieti, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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