IL CAIRO – A causa delle sue precarie condizioni di salute l’ex presidente Mubarak ha chiesto la grazia, ma il ministro della Giustizia egiziano Mekki ribadisce “E’ fuori discussione”, in un’intervista esclusiva ad al Arabiya, nella quale spiega che una decisione in merito spetta solo al procuratore generale. Allo studio degli esperti legali vi è infatti un testo che prevede di accomunare il periodo di detenzione seguito alla sentenza a quello di carcerazione preventiva. Se il procuratore generale dovesse decidere di unire questi due periodi, ha spiegato Mekki, Mubarak terminera’ i 24 mesi di carcere ad aprile e potrebbe essere assolto si’ per motivi di salute. Esprimendo una sua opinione personale, Mekki si e’ detto favorevole, in quanto fedele musulmano, a concedere la grazia a Mubarak, dato che il Corano prevede il piu’ alto livello di perdono. Ma il ministro della Giustizia ha chiarito che una decisione su un perdono formale spetta solo ai parenti delle vittime uccise su ordine dell’ex presidente durante la rivoluzione del 25 gennaio. Questo è quanto emerge dai lanci di oggi delle agenzie AdnKronos e Aki.