In attesa della partita del Napoli, la Juventus, annichilendo l’impalpabile Udinese, ha allungato sulla Lazio bloccata sul pari a Palermo. Nell’anticipo delle 18, per i biancocelesti di Petkovic sembrava essersi messa bene la sfida con il vantaggio maturato dopo dieci minuti con un gol di Floccari, schierato al posto di Klose senza farlo rimpiangere, compito tutt’altro che facile. Poi nella ripresa, i rosanero, spinti dall’orgoglio e dalla necessità di non poter soccombere, sono venuti fuori alla distanza e nel giro di due minuti hanno ribaltato il risultato con Rios e Dybala. Quel momento di black out, sembrava aver scosso i capitolini che provavano ad assediare la porta rosanero ma non trovando i varchi giusti per penetrare. Così a cinque minuti dalla fine, ancora un guizzo di Floccari ha risolto le cose, perché l’ex atalantino, con un bel gioco di gambe con il pallone tra i piedi, ha eluso la marcatura di due difensori del Palermo che l’hanno steso in area. Dal dischetto, è stato impeccabile Hernanes che ha gelato il Barbera che iniziava a pregustare il ritorno al successo. Negli ultimi minuti, la Lazio ha provato a trovare il terzo gol ma senza provocare molti brividi alla retroguardia siciliana, mentre sono stati proprio gli uomini di Gasperini nel finale a sfiorare la vittoria con Miccoli che è stato impreciso e poco lucido su una conclusione favorevole. Questo pari è un brodino per il Palermo che resta penultimo e deve giocoforza tirarsi fuori da questa situazione per non restare alla mercé della paura di sprofondare in cadetteria, questo è un periodo nero per la società ed è il punto più basso degli ultimi anni. Se si pensa che tre anni fa è stata sfiorata la Champions, ora si ha la sensazione che questo sia un vero e proprio declino, come se il progetto fosse arrivato al crepuscolo. Ma del resto è una questione di annate, per poter trarre le motivazioni giuste bisogna pensare alla Fiorentina che lo scorso anno ha corso davvero il rischio di ritrovarsi invischiata nella zona pericolosa e nel giro di un anno ha rinnovato tutto, allestendo una squadra competitiva per i quartieri alti della classifica. Alla Lazio non è riuscito il colpo esterno a Palermo, e ne ha approfittato la Juventus che in casa ha ridicolizzato l’Udinese. I friulani, nelle due partite giocate contro i bianconeri, hanno incassato ben otto gol, un incubo. Gli uomini di Conte, comunque, hanno dissipato qualche ombra e disinnescato le perplessità dell’ultimo periodo travolgendo con autorevolezza un’Udinese parsa in soggezione allo Juventus Stadium. Impressionante la qualità del giovane Pogba le cui due perle hanno spianato la strada ai suoi, poi il risultato è stato arrotondato da Vucinic e Matri quando ormai i giochi erano fatti. Ma il vero eroe di questa sfida è stato il francesino con due gol da cineteca, due veri capolavori da far strabuzzare gli occhi e tali da strappare gli applausi di tutti gli amanti del calcio. L’assenza di Pirlo non si è sentita affatto, la Juve è stata superiore per tutti i ’90 ad un’Udinese sottotono e mai propositiva. Questi tre punti, consentono ai bianconeri di tenere al sicuro il primato e di allungare sulla Lazio, ora bisognerà vedere se il Napoli, atteso dalla trasferta del Franchi di Firenze, continuerà a tenere il loro passo.
Maurizio Longhi