Napolitano prende le difese di Bankitalia: “E’ una questione grave e se ne sta occupando la Banca d’Italia”, ha spiegato il presidente della Repubblica ai giornalisti che gli hanno chiesto una valutazione sulla crisi di Mps. “Non sono esperto di banche ma se la questione è grave bisogna occuparsene. Ed io – ha detto entrando a Torino nella nuova sede de La Stampa – ho piena fiducia nella Banca d’Italia”.
Intanto Mps continua a scivolare in Borsa. Mps in Piazza Affari. Il titolo ha ceduto infatti l’8,19% a 0,23 euro e ha portato le perdite delle ultime tre sedute a oltre il 20%. Record di scambi, con 821 milioni di pezzi trattati, pari al 7% del capitale, contro il 6% della vigilia e al 5% del giorno prima.
Grilli contro Bankitalia: “Controlli di sua competenza”. Comincia con le polemiche di Grilli il Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, presieduto da Alessandro Profumo e dall’a.d. Fabrizio Viola.
“La situazione di Mps non è una novità, non è un fulmine a ciel sereno. Conoscevamo le sue problematicità già da un anno. Non ho evidenza di problemi in altre banche. Sui controlli dico solo che sono di competenza di Banca d’Italia”, ha esordito il ministrodell’Economia, Vittorio Grilli, da Torino.
Bankitalia: “Eravamo all’oscuro di tutto”. Banca d’Italia chiarisce la sua posizione in merito alla vicenda: “La vera natura di alcune operazioni riguardanti il Monte dei Paschi di Siena riportate dalla stampa è emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all’Autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza di MPS”. “Le operazioni sono ora all’attenzione sia della Vigilanza sia dell’Autorità giudiziaria, in piena collaborazione”. Secondo quanto rende noto Bankitalia “gli approfondimenti e le indagini sono coperti da segreto d’ufficio e da segreto istruttorio. Nei mesi scorsi i vertici di MPS sono stati rinnovati. I nuovi amministratori – conclude la nota – stanno cooperando con l’autorità giudiziaria e con la Banca d’Italia per accertare le passate circostanze”.
L’amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, poco prima della diffusione della nota di palazzo Koch aveva ammesso che Consob e Bankitalia non avrebbero ricevuto le dovute informazioni sui contratti sottoscritti dal Monte dei Paschi di Siena nell’ambito della vicenda relativa alle operazioni sui derivati. In pratica, secondo il top manager, né la commissione di vigilanza sulla Borsa, né la massima autorità monetaria italiana erano nelle condizioni di conoscere entità e rischi delle operazioni Mps legate ai derivati nel periodo 2008-2009.
Viola ha poi voluto smentire l’ipotesi di una sorta di ‘nazionalizzazione’ della banca senese, sostenendo che i “suoi 31 mila dipendenti in questo momento sono impegnati nell’attuazione del piano industriale con l’obiettivo di riportare la banca in utile e migliorare la sua patrimonializzazione. La nazionalizzazione non è nella nostra agenda in questo momento”. A tal proposito il manager ha anche chiarito l’utilizzo dei cosiddetti Monti-bond: “Sono delle obbligazioni emesse dalla banca – ha spiegato – e sottoscritte dallo Stato, che per le loro caratteristiche sono equiparati al capitale. La banca su queste obbligazioni paga un interesse annuo del 9% che si incrementa dello 0,5% ogni due anni. Ovviamente – ha aggiunto – la banca si impegna al rimborso fino all’ultimo euro di questo prestito su un orizzonte temporale a medio termine. Devo dire che in relazione a tutto ciò per lo Stato si tratta di un investimento finanziario e non di una spesa, peraltro un investimento con un buon rendimento superiore al costo medio che lo Stato paga per il suo debito pubblico”.
Dal canto suo Bersani ribadisce l’estraneità del Pd: “Non c’è nessuna responsabilità del Pd, per amor di Dio: il Pd fa il Pd, le banche fanno le banche”. Lo dice il segretario dei democratici, Pier Luigi Bersani, a margine di una iniziativa ad Albano Laziale, riferendosi al caso Monte Paschi e alle dimissioni di Giuseppe Mussari. Bersani era stato chiamato in causa da Ignazio La Russa. “La vicenda Montepaschi è di una gravità inaudita per il buco di 760 milioni di cui parlano i giornali e per il fatto che il governo Monti accordi 3,9 miliardi, più dell’Imu pagata dagli italiani sulla prima casa”, ha dichiarato il fondatore movimento Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale, secondo il quale “Monti e Grilli devono dare spiegazioni e le deve dare soprattutto Bersani perché attraverso la Fondazione è il suo partito a nominare i vertici MPS basta vedere l’intreccio fra carriere bancarie e quelle nel Pci, Pds, Ds etc.”.