Potrebbe esser una svolta per le indagini sulla scomparsa di Vittorio Missoni, la compagna e due amici, il ritrovamento di un borsone da Kitesurf, individuato a Curacao, a 200 chilometri di distanza da Los Roques, dove, il 4 gennaio, scomparve l’aereo sul quale si trovavano i dispersi. Secondo il Corriere della Sera: “La borsa, ritrovata circa 4 settimane fa da un turista tedesco, sulla scogliera, era di proprietà di un italiano che viaggiava però, a bordo di un altro aereo e aveva chiesto di imbarcare il suo bagaglio sul volo di Missoni”. Il borsone è stato trasportato dalle correnti verso ovest ed e’ finito sulle scogliere dell’isola olandese”. Ovviamente senza i resti dei corpi o del relitto dell’aereo non si può ancora parlare di ufficialità, ma questo indizio sembra confermare le ipotesi che il velivolo sul quale viaggiavano gli italiani si sia inabissato. Intanto a Curaçao è arrivato il cognato di Vittorio Missoni, Claudio Verna, con i funzionari inviati dal governo italiano per verificare tutti i dettagli del ritrovamento.
Molte cose, non ‘quadrano’, sulla scomparsa dei 6 passeggeri a partire dal comandante del pilota dell’aereo, che non possedeva l’idoneità psicofisica al volo, scadutagli il 30novembre del 2012. Inoltre, il Il comandante del velivolo, pur avendo superato il 65 anni di età, era ancora abilitato all’esercizio della propria licenza ‘Airline Transport Pilot Licence’ all’interno del solo spazio aereo nazionale, ma non avrebbe potuto pilotare l’aereo proprio perché gli era scaduta l’idoneità psicofisica. Poi, dagli accertamenti eseguiti, è emerso che la compagnia aerea “non era ancora titolare di regolare certificato di operatore aereo”.
Ricostruzione del volo, minuto per minuto: L’aeromobile BN2 Islander marche YV-2615, secondo le autorità venezuelane, era decollato da Los Roques alle ore 11.32 (ora locale) dalla pista 7 e aveva una quota programmata di volo di 6500 piedi. A bordo 6 persone a bordo. Destinazione finale: aeroporto internazionale Maiquetia, a Caracas.
I dati di posizione inviati alla compagnia operatrice dell’aeromobile dal GPS tracker in dotazione a quest’ultimo hanno consentito di tracciare la rotta iniziale, nel corso della quale l’aeromobile virava a sinistra in salita per assumere una rotta di 270 gradi. L’ultimo dato GPS disponibile riporta una posizione di 11 56.5 Nord, 66 49 ovest.
Dopo 7 minuti dal decollo, il pilota riportava al controllore del traffico aereo la posizione di 10 miglia nautiche dall’aeroporto di Gran Roque a 5000 piedi di quota e veniva istruito a contattare ‘Maiquetia settore avvicinamento’, contatto che però non è mai avvenuto.
I successivi dati radar consentono di tracciare gli ulteriori istanti del volo fino a quando l’aeromobile, giunto a 5400 piedi ed ancora in salita, ad una distanza di 13,2 miglia nautiche da Gran Roque e con una velocità di 120 nodi, comincia a perdere rapidamente quota e velocità, accostando progressivamente a destra, fino a scomparire dal radar dopo ulteriori tre ‘battute’. L’ultima posizione registrata corrisponde alle coordinate 11 59 Nord, 66 53.5 ovest.“