Un insolito e paradossale caso di stalking: questa volta non si è verificato come la maggior parte dei casi avviene, tra moglie e marito o fidanzata e fidanzato ma tra una madre e una figlia, di una famiglia nomade. È accaduto a Milano, in un condominio popolare in via Arsia, dove i carabinieri sono intervenuti per sedare una lite tra la signora Maria, di 47 anni e la figlia Rosa, di 25. La ragazza è stata minacciata di morte, dalla madre, armata di un grosso coltello da cucina, affinchè terminasse la relazione intrapresa con un 44enne di origini campane , dopo aver lasciato l’ex compagno, un serbo nomade di 34 anni, dal quale aveva avuto due bambini. Quest’ultima era minacciata di morte dalla madre, armata di un grosso coltello da cucina. Il motivo dell’insofferenza della madre, sarebbe dovuto al fatto che l’ex compagno di Rosa è anche il fratello di suo marito, anch’egli serbo e nomade di 49 anni. I militari hanno scoperto che da quando è iniziato il fidanzamento la donna ha cercato in tutti i modi di farli separare, arrivando a episodi di stalking testimoniati dalle denunce sporte dalla figlia, costretta a trasferirsi in un altro appartamento dello stabile per non incorrere nella sua furia. Ma sabato la madre si è presentata davanti alla porta d’ingresso della giovane intenzionata a risolvere la faccenda con un coltellaccio. Neppure alla vista delle divise si è calmata, tanto che i carabinieri hanno dovuto aggiungere anche la resistenza a pubblico ufficiale nel verbale d’arresto.
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