“I Monti Bond non rappresentano un intervento di salvataggio per una banca insolvente, ma un rafforzamento di capitale secondo gli standard innalzati dall’Eba”. Ad affermarlo è il ministro dell’Economia Vittorio Grilli., nel corso di un’audizione alle Camere sui Monti Bond. “Questo non è un contributo a fondo perduto”, ha insistito Grilli, “ma un prestito che viene pagato a un tasso di interesse del 9% incrementato dello 0,5% ogni due esercizi a partire dall’ anno successivo di sottoscrizione fino al limite massimo del 15%”. L’intervento dello Stato per Mps è stato deciso per mettere “in sicurezza i risparmiatori e non a favore del management dell’istituto”, ha sottolineato Grilli. Il ministro ha precisato che vanno separate “le responsabilità dei manager dalla vita del sistema bancario e del risparmio dei cittadini”.
E su Bankitalia Grilli aggiunge: “Anche grazie alle informazioni fornitemi dal Governatore della Banca d’Italia, a mio parere l’azione di vigilanza è stata continua, attenta, appropriata e via via si è intensificata negli anni, è iniziata nel 2010 con il governatore Draghi e proseguita poi nel 2012 e nel 2013 con il governatore Visco”, ha dichiarato il ministro dell’Economia, ribadendo che Le vicende di Mps “non modificano il quadro di solidità del sistema bancario e creditizio”.
“Ritengo che siano necessari prudenza e responsabilità nel dibattito pubblico sulla situazione dei nostri intermediari finanziari” e in particolare della vicenda del Monte dei Paschi, ha sottolineato Grilli.