“Il contributo italiano al bilancio europeo dovrà essere proporzionato ed equo rispetto agli altri contribuenti netti, perché il nostro Paese ha pagato più di quanto fosse giustificato dal suo livello di prosperità relativa. Questo non è giustificato, occorre una riforma del sistema di rimborsi e sconti, sistema che deve diventare più trasparente ed equo”. Ha esordito così il premier Mario Monti in occasione dell’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel, con la quale ha discusso del Consiglio europeo della settimana prossima che dovrà discutere del bilancio europeo 2014-2020.
“In vista dei Consigli europei -ha ricordato Monti- la consultazione tra Italia e Germania è sempre stata intensa e di solito molto fruttuosa. Confido che sarà così anche in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi sul futuro quadro finanziario dell’Unione europea per il periodo 2014-2020. E’ essenziale, a giudizio dell’Italia, che il quadro finanziario sia orientato a sostenere la crescita economica, l’occupazione e la coesione economica e sociale in Europa”.
Monti ha ricordato gli incontri di ieri e stamattina con il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e con quello del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e quello che avrà domenica prossima con il Presidente della Repubblica francese Francois Hollande. “Germania, Francia e Italia sono i principali contribuenti netti al bilancio dell’Unione. Per l’Italia è essenziale che il prossimo bilancio europeo sia dotato di risorse adeguate alle ambizioni dell’Unione e promuova la crescita e la solidarietà”.
“Per noi -ha puntualizzato il premier- è naturalmente anche importante che il contributo italiano sia proporzionato ed equo rispetto a quello degli altri contribuenti netti. Negli ultimi dieci anni l’Italia è diventata un contribuente netto e ha pagato via via più di quanto fosse giustificato dal suo livello di prosperità relativa, al punto di essere nel 2011 il primo contribuente netto al bilancio dell’Unione”.
“Questo non è giustificato, occorre in particolare una riforma del sistema di rimborsi e sconti, che attualmente beneficia alcuni Paesi ed è finanziato da altri. Il sistema deve diventare più trasparente ed equo, sono problemi complessi, che coinvolgono importanti interessi sia dell’Unione europea, sia nazionali. Sono fiducioso -ha concluso Monti- che ancora una volta sia possibile, in una franca discussione nel Consiglio, trovare punti di equilibrio che consentano alla costruzione europea di continuare ad affermarsi e alle diverse posizioni nazionali di trovare un giusto riconoscimento”
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