Monti, Berlusconi e Bersani: gli appelli al voto del 24 e 25 febbraio

Ormai mancano davvero poche ore al voto che decreterà il vincitore. I leader delle colazioni in campo sono all’ultimo giro di boa. La serata di giovedì sera ha visto i tre candidati dei partiti più forti confrontarsi sui temi che maggiormente hanno acceso gli animi in questa tornata elettorale.  Clemente J. Mimun ha intervistato il capo dei centristi Mario Monti, il presidente del Pdl Silvio Berlusconi e il candidato premier del centrosinistra Pierluigi Bersani. Il primo ad essere intervistato è stato il premier di Lista Civica Mario Monti che sostanzialmente ha spiegato i motivi che lo hanno portato alla candidatura.  “Esistono poli in Parlamento – ha detto Monti – che difendono determinati interessi. La soluzione è ottenere in Parlamento una percentuale di persone che vogliano fare riforme importanti”. “Vogliamo spingere il Paese verso le riforme. Sono convinto che vada cambiata la geometria della politica italiana. Il sistema bipolare che abbiamo visto in Italia da quasi 20 anni non ci ha portato lontano. Le riforme sono state fatte quando la politica ha fatto un passo indietro ed è stato chiamato un governo tecnico”. E sulle parole di Berlusconi secondo cui  Monti e Bersani sono già praticamente alleati, il premier ha detto: “E’ chiaro perché lo dice: teme che molti voti moderati vengano verso di noi. Quindi deve spaventare gli elettori”. “A me danno fastidio le dichiarazioni dei governatori europei anche quando si complimentano con me”.  Poi però Monti nota che ormai ci sono interdipendenze tra gli Stati europei. L’appello di Monti agli elettori si è concentrato su tre punti: donne, giovani  e lavoro. “Chiedo di votare. In particolare alle donne, a cui chiedo una riscossa. La condizione della donna in Italia non è accettabile. C’è da cambiare una mentalità tutta italiana dove la donna non è rispettata come deve essere. Un Paese che non valorizza la donna rinuncia alla crescita. Poi mi rivolgo ai giovani che votano per la prima volta: cercate di informarmi, orientarvi e decidere. Voi avete il senso dell’insoddisfazione e della protesta. Esercitate la protesta ma chiedetevi dove vi porta. Scegliete Scelta Civica perché siamo diversi dai partiti tradizionali, siamo appena nati, ci hanno chiamato. Abbiamo fatto cose che la politica non ha avuto la capacità di fare”. Monti chiude richiamando la dignità degli italiani

L’intervento di Berlusconi invece inizia subito con l’attacco a Monti: “Dopo Monti siete ancora svegli voi? Di Monti ce ne sono due: uno che mi fece i complimenti quando arrivò al governo ed uno che mi ha dato del cialtrone”. Quindi Fini e Casini definiti ironicamente “innovatori”. Berlusconi spiega che dopo aver mandato la lettera sull’Imu, qualora non mantenesse la promessa della restituzione, gli italiani potrebbe denunciarlo.  “Chi ha deciso la tassa dell’Imu non capisce niente di economia”.  “Il valore medio di tutto il patrimonio italiano è diminuito del 10%. Le costruzioni edilizie sono crollate”.
Poi l’ex premier Berlusconi rilancia il quoziente familiare. E la riduzione dell’Irap: “Entro 4 anni sarà eliminata. Io che sono studioso di economia sapevo che applicando l’austerity si sarebbe andati in recessione”.  Berlusconi ammette che dal 2008 i valori degli indicatori economici sono diminuiti, ma per colpa della crisi internazionale. “Votando Grillo si vota per Bersani”. “Ho capito perché si chiama a 5 stelle: perché le 5 stelle sono Bersani, Vendola, Casini, Monti e Fini”.  “Non mi sento colpevole dell’antipolitica. Perché nel novembre del 2011 gli indicatori economici erano tutti in positivi. Poi perché tutto quello che abbiamo promesso abbiamo mantenuto. Il disgusto provato da molti italiani deriva non da un governo in particolare ma dagli scandali che sono capitati, da Lusi a Penati a Fiorito, che hanno rubato. Non sono più riuscito a vedere le risse in tv negli spettacoli di approfondimento politico. Su La7 tutte le sere fanno spettacoli di questo genere. Talvolta su Rai e Sky. Mediaset è rimasta l’unica televisione commerciale”.
Il Cav. rivendica il fatto che il suo governo abbia recuperato molta evasione fiscale.
Berlusconi contesta il capovolgimento dell’onere della prova: “Siamo al punto per cui non è lo stato che deve dimostrare la giustezza del suo accertamento, ma è il cittadino a doverlo dimostrare”.
Poi la critica al redditometro: “Hanno indicato anche gli animali domestici come indici di ricchezza. Ho pensato volessero mettere l’Imu anche sulle cucce dei cani”.
“Per noi la libertà viene prima dello Stato. Noi pensiamo che le tasse non siano un diritto divino dello stato ma qualcosa che il cittadino versa in cambio di un servizio. Per questo pensiamo che lo Stato non debba costare così tanto”.
“Siamo come al ‘94. Una scelta di campo: o di là, con la sinistra che vuole mantenere l’Imu, mettere la patrimoniale sui risparmi, che una invidia sociale come da tradizione”.
L’appello al voto di Berlusconi. 3 minuti di tempo.
Femminicidio. “L’unico governo che ha fatto cose serie per le donne è stato il mio governo. Abbiamo aumentato tutte le pene per gli stupratori. Abbiamo introdotto il reato di stalking. Abbiamo introdotto un vincolo per le società con i consigli di amministrazione: 15% almeno di donne. Abbiamo dato 30 milioni per gli asili nido aziendali. Io personalmente ho un rapporto di rispetto nei confronti della donna”. “I piccoli partiti, soprattutto quelli di Monti, Fini e Casini sono una iattura”. “Non abbiamo eliminato la par condicio perché i piccoli partiti ce lo hanno impedito”.
Berlusconi: “Pressione fiscale dal 45% al 40%”. Se votate per gli altri, che non sono il Pd, sono tutti voti sottratti alla nostra coalizione e portati in favore alla sinistra. Pensateci e decidete di conseguenza.
Tocca a Bersani. Il quale si dice molto fiducioso sulla vittoria elettorale. “Fare scouting tra i grillini non significa andarseli a comprare ma cercare di capire”.  Per Bersani talune idee di Grillo “ci portano oltre la Grecia”. Sull’alleanza con Vendola. “Abbiamo fatto un patto con 3 milioni notai; abbiamo fatto le primarie. Sono sicuro che di tutte le coalizioni che ci sono in giro l’unica che resta in piedi è la nostra”. Il rapporto con Monti. “Siamo aperti alle forze europeiste e alternativa alla destra. Ci sono degli elementi programmatici, ma c’è la volontà di discutere”. Nessuno è in grado di offrire il Presidente della Repubblica”. “Chi arriva primo non ha l’esclusiva per governare. Credo che nel 2006 sbagliammo a non dare una Camera all’opposizione”. “Berlusconi dice delle cose che io non riesco a dire. Cerchiamo di essere normali”. Bersani propone il grande piano di piccole opere pubbliche, a partire dalle ristrutturazioni delle scuole. Patrimoniale. Berlusconi dice bugie sia sulle cose che dice lui sia su quelle che dicono gli altri. Si inventa le cose. Noi stiamo parlando di immobili. Intendo risagomare l’Imu, che esiste già e è una patrimoniale sugli immobili. Cioè dobbiamo alleggerire le fasce più deboli. Senza equità l’economia non gira”. “Sulle ricchezze mobili non ho mai detto che vogliamo la patrimoniale”.
Bersani assicura che in casi di redditi molto bassi ma di patrimonio immobiliare alto si possono trovare soluzioni.  Bersani dice che il loro obiettivo è creare lavoro e conferma di volere un vincolo a 300 euro per i contanti. L’appello di Bersani al voto: “Dateci la possibilità di governare alla Camera e al Senato. Non saremo faziosi. Lavoreremo per il bene del Paese”.  “Si parte dalla moralità pubblica. Io mi vanto che il nostro gruppo parlamentare sarà fatto per il 40% da donne”.

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