Ddl bipartisan per cedere alimenti invenduti ai bisognosi

Diecimilioni di tonnellate di cibo per un controvalore di 37 miliardi di euro vengono gettate ogni anno nelle discariche. Una tale mole di beni di primaria necessità che sfamerebbe l’intera popolazione spagnola. E’ questo lo spreco di cibo invenduto di supermercati, ristoranti e mense aziendali che viene buttato via e non può essere ‘utilizzato’. Per renderlo disponibile e aiutare chi non riesce a mangiare nemmeno una volta al giorno, la politica italiana presenta un ddl bipartisan per aiutare i più bisognosi. L’idea è quella di semplificare le procedure burocratiche per la cessione del cibo ai bisognosi.

“Speriamo -ha detto Luigi Grillo, deputato del Pdl e uno dei firmatari del provvedimento- che sia di buon auspicio che questo ddl venga presentato oggi, giorno di San Francesco, allo scopo di ovviare ai problemi rimasti insoluti dalla legge 155/03 (cosiddetta del Buon Samaritano) per il recupero dei cibi avanzati da mense e ristoranti”. Il punto centrale della proposta è quello sull’esonero di responsabilità, salvo i casi di dolo o colpa grave, per le onlus che operano nel settore. Monsignor Enrico Feroci, presidente della Caristas diocesana di Roma, ha salutato la misura come un “segno di civiltà e di attenzione verso gli ultimi”. Luigi Vimercati, deputato del Pd ed uno degli estensori della proposta bipartisan, ha sottolineato “l’altissima valenza morale” del provvedimento. In questo modo, insomma, si recupera il sentimento del solidarismo diffuso che può arrivare dove il welfare pubblico non riesce ad attecchire. “Cercheremo di far sì -ha concluso Grillo- che questo spreco cessi e proporremo una tempistica accelerata per l’esame in commissione”.

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