Il M5S si divide sui portaborse. “No a parenti ed amici”. “Perché no, valutiamo”

La lotta alla Casta rischia di provocare la prima rottura nel M5S. E’ bastato solo fare un semplice riferimento ad uno dei tanti benefici di cui godono i parlamentari, e quindi tra pochi giorni anche per i neo deputati e senatori grillini, per provocare una prima timida ma significativa rottura all’interno del MoVimento. Hanno sempre detto, loro i grillini, di voler spazzare via ogni privilegio, ne hanno fatto un cavallo di battaglia negli ultimi anni tanto che parlare di abolizione di vitalizio, auto blu e benefit vari non dovrebbe essere fonte di discussione nel MoVimento. Per tutti gli eletti M5S il no rappresenterebbe una certezza, un dato certo anche per quegli italiani che non hanno votato Grillo&Company. Questo almeno a parole, ma nei fatti qualcosa sembra essersi immediatamente incrinato. Così quando i 163 neo onorevoli del MoVimento hanno affrontato il tema dei portaborse e soprattutto se ‘assumere’ parenti o amici si sono comportati come il meglio della Casta. Non hanno detto in modo chiaro e inequivocabile di voler rinunciare a questo benefit, come poteva essere nella logica delle loro battaglie per far risparmiare soldi allo Stato, ed eretto, poi, un muro ad una nuova ‘partentopoli’ per dimostrare che loro sono veramente diversi dalla vecchia politica. Non hanno fatto nulla di tutto questo. Anzi. Hanno deciso di rinviare la risoluzione del problema all’incontro in programma, sempre a Roma, il prossimo 10 marzo. Una perla di saggezza da vecchia, buona e sana politica.

Il suggerimento di Roberta Lombardi, neo capogruppo alla Camera dei Deputati di “evitare parenti, mogli, mariti, amanti” è stato subito bloccato dal suo collega del Senato. Vito Crimi che guiderà la pattuglia grillina palazzo Madama ha tagliato corto e gelato la sua onorevole collega. “Decideremo insieme se potranno esserci parenti o amici” tra i portaborse. “Lo faremo nella prossima riunione” il 10 marzo. Dal numero uno dei grillini a palazzo Madama ci si aspettava un normale semaforo verde alla proposta della Lombardi. Invece no. Se ne riparlerà nei prossimi giorni e poi si deciderà. E per fortuna che sono grillini e che hanno sempre detto di contrastare i benefici della Casta. Sicuramente, come avviene ormai da tempo nel mondo Cinque Stelle, spetterà a Beppe Grillo intervenire, con qualche post di indirizzo e imposizione, dettare la linea che i neo 163 onorevoli dovranno seguire sul tema portaborse ed evitare fughe in avanti che possano screditare il MoVimento.

 

Eugenio Bernardo

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