Che tra alcuni politici e magistrati non corresse buon sangue si sapeva. I lunghi processi degli ultimi tempi a Silvio Berlusconi ne sono una tangibile conferma. Ma l’apice della tensione è stato toccato ieri, nel corso della manifestazione promossa dai parlamentari del Pdl svoltasi al palazzo di giustizia di Milano. Un episodio che ha suscitato l’ira del Capo dello Stato che si è detto “profondamente rammaricato per le contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale al termine dell’incontro avuto da Napolitano con la delegazione del Popolo delle Libertà guidata da Angelino Alfano. “Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso né l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare”.
“Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – si legge ancora nella nota del Colle – ha ricevuto oggi al Palazzo del Quirinale (su loro richiesta come preannunciato, alle ore 11.00) il Segretario, on. Angelino Alfano e i Presidenti uscenti dei gruppi parlamentari del PdL, on. Fabrizio Cicchitto e sen. Maurizio Gasparri. Essi gli hanno rappresentato preoccupazioni di carattere politico-istituzionale per recenti sviluppi delle vicende giudiziarie riguardanti il leader del loro partito e capo della loro coalizione. I rappresentanti del PdL hanno altresì espresso piena consapevolezza della natura delle responsabilità e delle prerogative del Capo dello Stato che non può interferire nell’esercizio del potere giudiziario, e quindi non gli hanno rivolto alcuna richiesta di impropri interventi in materia”. “Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano. Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso né l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare; e si è riservato – conclude la nota – di sviluppare più ampiamente in un prossimo intervento le sue valutazioni”.