Nemmeno la migliore Inter della stagione è bastata per rimediare al disastroso risultato della gara d’andata. I nerazzurri dominano praticamente la partita sfiorando di fatti il gol già al 13′, con Cassano. Gli inglesi sembrano esser rimasti negli spogliatoi ed al 20′ subiscono il primo gol che porta la firma di Cassano, su assist di Palacio. La risposta degli ospiti sta tutta in un tiro di Sigurdsson dal limite, che però non crea nessun problema ad Handanovic. Al 25′ gli uomini di Stramaccioni sfiorano anche il raddoppio con Palacio al 25′, lanciato dal solito Cassano, ci prova con un pallonetto che termina sulla traversa, con Friedel praticamente battuto. Termina la prima frazione di gioco con il boato dei tifosi interisti che vogliono incoraggiare i propri beniamini. I nerazzurri rientrano in campo più ostinati che mai trovando il raddoppio al 52′ con Palacio, servito al bacio da Cambiasso, che batte l’estremo difensore inglese con un rasoterra chirurgico. Nessuna risposta ancora dal Tottenham che al 75′ subiscono il 3-0 con Cassano su punizione. La remuntada sembra non esser più utopia e ci crede anche lo scalpitante Moratti in tribuna. Dato il punteggio dell’andata, un secco 3-0 degli inglesi, si va così ai supplementari. L’Inter inizia ad accusar visibilmente la stanchezza ed al 96′ subisce il gol di Adebayor su respinta di Handanovic che respinge il tiro dal limite di Dembele. Nella seconda ripresa dei supplementari mister Stramaccioni prova il tutto per tutto inserendo Ranocchia come centravanti, ed al 110′ Alvarez trova il gol di testa. Gli ultimi 19 minuti sono vissuti letteralmente con il cuore in fribrillazione, soprattutto quando al 119′ gli interisti sfiorano il 5-1, che sarebbe valso la qualificazione, con il colpo di testa di Ranocchia, che termina alto. Passando alla Lazio, che è ormai l’unica italiana ancora in corsa per il titolo, conquista i quarti trascinata da una tripletta di Kozak, in un Olimpico deserto a causa della decisione dell’Uefa che ha inflitto alla società due turni a porte chiuse e 40mila euro di multa. I capitolini avevano ipotecato già la qualificazione in Germania, con il 2-0 firmato Ederson e Onazi. Potremmo tranquillamente dire che in realtà la partita è durata appena 8 minuti, giusto il tempo di consentire a Kozak, titolare fino a quel momento non pervenuto entrato al posto di Floccari, di segnare 2 gol. Il ceco tante volte criticato a causa dei gol mancati, nel finale segna anche il 3-0. Nella seconda frazione di gioco c’è anche il tempo per il gol della bandiera per i tedeschi, ad opera di Hajnal.
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