Kevin Prince Boateng si è recato al tribunale di Busto Arsizio per deporre come testimone nel processo che vede imputati i tifosi della Pro Patria, accusati di cori razzisti che hanno comportato la sospensione dell’amichevole del 3 gennaio. Durante la sosta di campionato, Boateng fu vittima di insulsi cori razzisti che indussero il centrocampista del Diavolo ad abbandonare il campo come segno di protesta. “Ogni volta che toccavo palla sentivo cori indirizzati nei miei confronti, dei buh buh che ricordano i versi degli animali”, ha dichiarato il centrocampista. A tal proposito si era detto contrario Joseph Blatter convinto che quello non fosse il modo migliore per combattere il razzismo. E proprio per ‘siglare la pace’ venerdì Boateng si recherà a Zurigo per incontrare il numero 1 della Fifa, probabilmente per appianare l’apparente divergenza di vedute e trovare un patto comune anti-razzista in vista del futuro.
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