Grazie ad un pentito , Emilio Di Caterino , appartenente al clan dei Casalesi, capeggiato da Francesco Bidognetti, sono stati individuati bidoni, contenenti migliaia di tonnellate di rifiuti tossici. Le indicazioni dell’uomo sono state infatti utili agli inquirenti della Dda e alla squadra mobile di Caserta, che sono stati così guidati nella triste, ma importante scoperta.
La scoperta è la conseguenza di un’attività di indagine coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli ed eseguita dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta condotta dal vicequestore Angelo Morabito e dalla sezione distaccata di Casal di Principe diretta dal vicequestore Alessandro Tocco.
La conferma del ritrovamento si è avuta stamattina, in seguito al sopralluogo dei pm della direzione distrettuale antimafia con la squadra mobile casertana e il collaboratore in via Fiumicello a Castelvolturno. “La spazzatura e’ qui”, ha detto il pentito.
I rifiuti preverrebbero da Bergamo e da altre zone del nord Italia. La discarica era stata coperta con uno strato di cemento armato. Nella parte superiore si trova un resort ‘Hyppo Kampos’. I proprietari del resort sono del tutto estranei alla vicenda. Dal 1993 al 1994 sotto la regia della camorra casalese sono state depositate nella zona migliaia di tonnellate di rifiuti tossici.
“La camorra ha gestito per anni una delle discariche abusive più grandi della Campania, con rifiuti pericolosi”, ha detto uno degli investigatori. L’area si estenderebbe per circa 17 mila metri quadrati in larga parte occupata da grossi sacchi e bidoni contenenti rifiuti tossici.
I lavori di recupero dei bidoni e dei sacchi seppelliti sono stati sospesi a causa delle forti esalazioni provenienti dai rifiuti tossici: due vigili del fuoco sarebbero stati colti da un lieve malor