Bersani: “A partiti occasione di cambiamento, decisione attesa per domani”

“In assoluta trasparenza ho cercato di mettere insieme le forze politiche di fronte ad un’occasione vera di cambiamento, un’occasione precisata e strutturata che riguarda da un lato un governo che risponda immediatamente ad esigenze impellenti e dall’altro le riforme strutturali da cui parliamo da tempo”. E’ il commento di Pier Luigi Bersani al termine delle Consultazioni. “Le forze parlamentari, ha continuato il leader del Pd, si stanno prendendo le loro ore di riflessione e domani attendo una risposta conclusiva”. “La mia intenzione è nella giornata di domani di portare al presidenze della Repubblica gli esiti delle consultazioni, sarò flessibile se viene chiesta un’ora in più dalle forze politiche ma dobbiamo avviarci a una determinazione conclusiva”. “Le forze politiche, ha continuato Bersani, stanno riflettendo ma sta a loro in caso di risposta negativa che cos’altro. Comunque, ha osservato, chi dice no lo dice non a Bersani che non si rompe la testa lo dice all’Italia”.
In merito invece a Grillo ribadisce: “pensare di fermare l’intelligenza con gli insulti è come fermare l’acqua con le mani…si può insultare se si sta fuori dal Palazzo, quando si sta dentro si deve decidere che cosa si vuole fare per paese”. E poi riferito al Pdl, avverte: “Non scendo di nessuna tacca, le mie proposte sono pronte, non sono contro nessuno ma la famosa tacca della legalità si misura sulle esigenze di questo paese. Ci sarà la legge sulla corruzione e sul conflitto d’interesse così come l’autoriciclaggio”.

I perché del M5S. Dopo l’incontro con il leader del Pd, in programma per questa mattina arriva puntuale la lista dei perché il movimento 5  Stelle ha detto no al Governo Bersani. E’ Vito Crimi, il capogruppo al Senato, a scriverlo sul suo blog: “Perché di reddito di cittadinanza non ha mai parlato finché non l’ha tirato fuori il M5S; perché non ha mai fatto una serie legge anticorruzione; perché non ha mai abolito il finanziamento pubblico ai giornali; perché  ha approvato l’IMU; Perché non ha mai abolito le provincie; perché  ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di Monte dei Paschi di Siena; perché non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi ; Perché ha ratificato trattati come il Fiscal Compact e il Mes; perché si sono accorti solo dopo venti anni che una legge del 1957 rende Berlusconi ineleggibile; perché  è quello di: “I rimborsi elettorali ci vogliono, se no non sopravviviamo”.

“O governo 5 Stelle o niente”. Questo  il sunto delle dichiarazioni dei grillini che stamattina hanno incontrato il leader del Pd Pier Luigi Bersani. Siamo punto e a capo: niente governo, niente governissimo. Anche i grillini hanno detto no al governo di centro sinistra, all’unanimità, come ha precisato Vito Crimi, capogruppo al Senato del M5S, alla stampa.  Un vero e proprio rompicapo quello al quale il segretario incaricato a formare il governo non è riuscito a  far fronte. L’Italia è in balìa delle onde, e ricapitolando: Bersani non vuole accordarsi son il Pdl, che  ha proprosto la presidenza del Consiglio al Pd, ma con Alfano vice. I grillini non vogliono nè l’una nè l’altra soluzione e hanno già chiesto al presidente Giorgio Napolitano di avere l’incarico per formare il nuovo Governo. “Noi rispetto agli altri partiti e movimenti abbiamo una cosa in più: la credibilità”. Queste le parole di Crimi. Ed è proprio questo il punto di  forza sul quale battono i grillini, dato che, come loro stessi precisano: “sono 20 anni che sia il centro destra sia il centro sinistra parlano di cambiamento, ora basta non sono più credibili”. E riguardo all’appoggio esterno è sempre Crimi a precisare: “Se per appoggio esterno si intende votare i punti in comune con il nostro programma non ce ne andremo dall’aula”.  Ma è la Lombardi a sottolineare: “Forse parliamo e non ci capiamo, o governo a 5 Stelle o governo a 5 Stelle”. Intanto il leader Bersani cerca di mettere in guardia i giovani eletti del Movimento di Grillo: “Sono realista e vi avviso che la situazione è gravissima, poi ci troveramo a dire potevamo fare, potevamo trovare…”.

Circa redazione

Riprova

Pranzo al Quirinale tra Mattarella e Meloni per parlare di Ue, manovra e sostituzione del ministro Fitto

Pranzo al Quirinale tra Sergio Mattarella e Giorgia Meloni. Un faccia a faccia che si …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com