Pasqua in risparmio per gli italiani. Se fino a qualche tempo ci si riusciva a concedere qualche extra per le festività, quest’anno quello di Pasqua sarà un giorno come tutti gli altri, almeno sul fronte spesa. Secondo gli esperti, infatti, le vendite alimentari per la Pasqua segneranno una contrazione media molto pronunciata, nell’ordine del 10%, con una contrazione fino al 7% per le colombe. La stima è di Fiesa, l’associazione di categoria Confesercenti che riunisce gli esercenti specialisti di alimentazione.
Tra gli operatori commerciali del settore le aspettative sono improntate a forte preoccupazione: sulla base degli ordini ricevuti fino ad ora, gli esercenti Fiesa si attendono infatti una sostanziale diminuzione delle vendite totali rispetto a Pasqua 2012, anche se sulla spesa finale inciderà molto l’aspetto meteorologico. La crisi economica, occupazionale e politica ha compresso il reddito globale delle famiglie italiane. Un fattore che ha contribuito a generare un clima di pessimismo, di cui risente anche il mercato dei prodotti tipici della Pasqua.
Nello specifico, sul fronte dei dolci tipici, la previsione é di una calo degli acquisti tra il 5% e il 7% per le colombe e dell’8% per le uova. Lieve calo anche per le carni, con una contrazione del 10% per gli agnelli. Sui salumi si registrerà una lieve flessione, di circa il 5%. Non sfuggono al calo generale neanche le vendite di pesce, (-3%), nonostante la diminuzione dei prezzi (fino al -10%) che ha riguardato il pesce d’allevamento e le vongole. Stabile il consumo di pesce azzurro, mentre calano decisamente gli acquisti di crostacei e frutti di mare (-8%). Stime in ribasso (-3%) anche per le vendite dei vini.
Tuttavia c’è qualcuno che riesce a concedersi un viaggio. Secondo un monitoraggio effettuato dall’inizio del 2013 dall’Osservatorio della Stampa Estera su 50 testate giornalistiche internazionali, infatti, ad essere prese d’assalto saranno soprattutto le città d’arte. In cima alla top five spicca Roma – complice l’elezione del nuovo Pontefice – che andrà vicinissima al tutto esaurito. Al secondo posto rimane saldo il capoluogo toscano Firenze, decantata dalla stampa estera per il patrimonio artistico, le bontà enogastronomiche e le tradizioni popolari. Il terzo gradino del podio è occupato da Napoli. L’elezione di Papa Francesco ha influito positivamente anche sull’economia turistica di Assisi, che guadagna la quarta posizione tra i siti italiani maggiormente celebrati dalla stampa estera in prossimità della Pasqua.
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