Il sistema di voto in Parlamento prevede, da anni, l’identificazione dei deputati attraverso la propria impronta digitale. Questo metodo, a quanto pare, non è estraneo alla voglia di cambiamento che alberga in alcuni politici. In effetti sono ben ottantuno i deputati del Pdl e dodici della Lega che non hanno dato le proprie impronte digitali necessarie per le votazioni in Aula. Arriva la protesta di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, del Movimento Cinque Stelle, “Oggi inizieremo a votare con condizioni differenti”.
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