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Anche se graverà sulle società di calcio, di certo la notizia non farà fare i salti di gioia ai diversi Ibrahimovic e compagni. In Francia è stata approvata la legge di tassazione del 75% sugli stipendi, in questo caso dei calciatori, ma che graverà però tutte le società imprese e quant’altro. Il tonfo della notizia è stato talmente forte che è arrivata in brevissimo tempo anche un’intervista del presidente della Federcalcio Noel Le Graent, che a Le Parisien ha dichiarato: “Il primo ministro, al quale ho posto la domanda, è stato chiaro: soltanto le grandi imprese saranno tassate. Mentre i club professionistici sono considerati come piccole o medie imprese, dunque la tassa del 75% non li riguarderà”. Pochi minuti dopo è arrivata subito la risposta dal governo, che ha così tenuto a puntualizzare sulla vicenda: “Sono coinvolte tutte le imprese che versano stipendi superiore al milione”, quindi anche le società di calcio. A tal proposito si è espresso, seppur in modo drammatico, anche Frederic Thiriez, nonché presidente della Lega professionista. “Sarebbe la mrote per il calcio francese”. Stando comunque ai primi calcoli approssimativi, dovrebbero essere all’incirca 100-150 i giocatori della Ligue 1 che cadrebbero nell’occhio del ciclone e ciò provocherebbe subito l’impoverimento del già poco attraente calcio transalpino. I club interessati sarebbero, oltre al PSG di Ibrahimovic, anche i vari Olympique Marsiglia, Lione, Lille e Bordeaux. Il Saint-Etienne scamperebbe alla mattanza del fisco solo se nella tassazione non rientreranno i premi, cosa che è ancora da stabilire.
